Codacons: «Tragedia annunciata, regole per i cani aggressivi»
«Una tragedia annunciata». Così il Codacons commenta la morte di Victoria, la bambina di poco più di un anno sbranata ieri da due pitbull a Flero. «La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell'uomo deve essere affrontata una volta per tutte; da anni chiediamo di prendere provvedimenti ma le istituzioni rimangono immobili a guardare bambini sbranati da cani».
«Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l'aggressione di Flero - continua il Codacons -, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l'uomo. Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che alcune specie, come i pitbull o i rottweiler, per le loro caratteristiche proprie (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura».
«Per tale motivo - prosegue l'associazione - da anni chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un pitbull. L' aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari».
Di tutt'altro tenore la posizione di Aidaa, l'associazione italiana difesa animali e ambiente: «Massimo rispetto per il dolore della famiglia per quanto accaduto, ma questa ennesima vicenda merita un serio approfondimento sulle responsabilità degli adulti, e in particolare dei genitori e del nonno responsabili della custodia e della vita della bambina morta,ma anche di quella dei cani uccisi in maniera inutile ed inaccettabile».
«Non mi permetto di esprimere giudizi su quanto accaduto, si tratta di una tragedia che però deve essere analizzata sopratutto alla luce delle eventuali responsabilità degli adulti in merito all'accaduto e alla gestione della sicurezza della bimba e anche della salvaguardia dei cani - dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - ma non possiamo non rilevare l'inutile crudeltà dell'aver voluto abbattere i cani che in fondo hanno fatto solo ed esclusivamente quanto è nella loro natura, speriamo che siano accertate con severità le responsabilità umane in questa tragedia e una volta accertate siano punite con rigore».
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