Coca sparita dal commissariato, chiesti 5 anni per il poliziotto

La richiesta del pubblico Ministero Isabella Samek Lodovici per l’assistente capo di Polizia, arrestato, finito ai domiciliari il 5 novembre 2014
DROGA SPARITA: CHIESTA CONDANNA PER ASSISTENTE CAPO DI POLIZIA
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Vito Trupia deve essere condannato a cinque anni. Questa la richiesta del pubblico Ministero Isabella Samek Lodovici per l’assistente capo di Polizia, arrestato, finito ai domiciliari il 5 novembre 2014 con l’accusa di peculato.

Avrebbe fatto sparire due etti di cocaina dall’armadio che custodiva i corpi di reato al Commissariato Carmine dove era in servizio prima di finire nei guai con la giustizia. Una vicenda giudiziaria nata dalla segnalazione dell’ex amante dell’agente di Polizia che ha raccontato come fosse stato lo stesso Trupia a dire che faceva sparire la cocaina sostituendola con bicarbonato.

Per il Pm, che ritiene “l’imputato non attendibile”,  “le buste contenute nell’armadio erano state visibilmente manomesse”. Non c’è traccia poi – ha aggiunto il pm – del complotto di cui Trupia dice di essere stato vittima”.

Per la difesa dell’assistente capo – gli avvocati Alberto Scapaticci e Alessandro Bertoli - “mancano le prove che sia stato proprio Trupia - ad oggi ancora soggetto all’obbligo di firma – a rubare lo stupefacente”.

La sentenza è attesa per il prossimo 23 marzo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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