Clandestino, fidanzata e amico contro gli agenti: mano allo spray
Rifiuta di consegnare i documenti che non ha. Cerca di sottrarsi ai poliziotti perché clandestino. Una volta sorpreso, invece di arrendersi agli agenti e prima ancora all’evidenza, con il contributo della fidanzata e di un amico inscena una reazione che ha e avrà conseguenze di un certo peso.
L’uomo, un trentenne di origini colombiane, è stato condannato a sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale e, data la sua condizione di clandestinità, si avvia verso l’espulsione dal territorio italiano.
Insieme alla ragazza, coetanea cubana, ed ad un connazionale (anche loro condannati alla stessa pena), l’uomo, intercettato e controllato in via Milano, ha reagito in maniera scomposta alle richieste dei poliziotti.
Ha fatto di tutto per non salire sull’auto di servizio e per evitare di andare in Questura per l’identificazione. Gli agenti hanno dovuto utilizzare lo spray al peperoncino per ridurre i tre alla calma. Anche a fronte dell’alterazione da alcol e droga dei tre è stata necessaria una seconda pattuglia. Inevitabile il processo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e il patteggiamento a sei mesi.
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