Cisl e Uil: Cgil autoesclusa dalla trattativa Sia

La risposta di Torri e Bailo: «Il sindacato di via Folonari ha fatto una scelta precisa»
Cisl, Uil e Faisa su accordo Sia
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«Non c'è stata una trattativa fatta da alcuni che ha intenzionalmente escluso altri. Ma c'è stato qualcuno che ha deciso spontaneamente di uscire». Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal di Brescia rispondono così alle «accuse mosse per una presunta esclusione di Cgil» dall'ipotesi di accordo, raggiunta lo scorso 13 febbraio, per il ripristino dei salari disdetti ai lavoratori dalla Sia Autoservizi.

«Questo accordo, dal quale il sindacato di via Folonari dice di essere stato escluso, parte da lontano, dal 2010, per cui sono stati necessari continui confronti tra Rsu, e dopo aver superato iter travagliati, oggi permette effettivi recuperi salariali e di diversi aspetti normativi, mantiene la parte occupazionale, riconosce indennità e il premio risultato e altre voci che prima non erano considerate», spiega Mauro Scalvini di Fit Cisl. Un'operazione all'interno della quale le sigle ribadiscono di aver agito in modo limpido e trasparente. «Abbiamo aperto un dialogo con Sia, senza lasciare che fosse solo la società a prendere delle decisioni, secondo una giusta via di contrattazione e ottenendo risultati importanti - ribadiscono i segretari generali di Cisl e Uil Brescia, Enzo Torri e Daniele Bailo -. Cgil ha ritenuto di non proseguire, ma un'organizzazione non può non permettere agli altri di svolgere i propri compiti, specialmente se questi altri possono contare su una somma di iscritti maggioritaria».

La decisione di firmare «è stata presa dopo il referendum che il 27 e il 28 febbraio abbiamo proposto ai lavoratori. Il 90% ha partecipato al voto e la maggioranza ha espresso parere positivo sui punti dell'accordo - aggiunge Roberto Fioletti, segretario di Uil Trasporti -. Possiamo capire che a Cgil l'accordo non piaccia, ma non accettiamo che si denunci un'esclusione premeditata».

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