Cinque roghi in 14 giorni: 9 ettari di bosco a fuoco a Botticino
Cinque roghi in 14 giorni e una conta dei danni, già di per sé pesante, che ancora deve restituire la sua dimensione definitiva. La prima metà di febbraio è stata nera, sul fronte degli incendi boschivi, per Botticino: il comune dell'hinterland si sta trovando a fronteggiare l'azione di chi, deliberatamente, danneggia il patrimonio ambientale. Ultimo episodio, subito domato, quello di questa mattina in località Lassa. Se al momento non è dato sapere se si tratti di un gruppo o una sola persona, non ci sono dubbi che le fiamme sono state appiccate deliberatamente.
Cinque gli episodi con quasi 9 ettari di bosco in cenere. Il primo incendio il primo febbraio, in località Dòs del Barba, tra il Ghiacciarolo e San Gallo, con le fiamme che, segnalate dai residenti all'alba, avevano impegnato i Vigili del Fuoco e le squadre di più gruppi di Protezione Civile fino oltre l'ora di pranzo.Più circoscritto, e per fortuna presto domato, era stato, invece, l'incendio appiccato il 2 febbraio, in località San Vito a San Gallo. Dieci giorni di tregua e quindi ecco altri due allarmi ravvicinati, sabato e ieri. Se l'ultimo, che ha interessato la zona boschiva che si estende a lato della strada che conduce a Castello di Serle, è stato arginato in poco più di un'ora, grazie anche all'intervento di un ragazzo adoperatosi in attesa dell'arrivo delle squadre di pronto intervento, altrettanto non si può dire per quello di due giorni fa. Questo, sviluppatosi di nuovo nelle vicinanze di San Vito, ha richiesto l'intervento massiccio di Vigili del Fuoco e Protezione Civile - una cinquantina di persone tra pompieri e volontari di Botticino, Mazzano, Rezzato e Valcarobbio - ma anche, stante la zona impervia, quello di tre elicotteri, protrattosi per ore.
«Fa male vedere il territorio ferito - ammette Nicola Busi, coordinatore del gruppo di Protezione Civile botticinese - siamo di fronte a un danno ambientale ingente, provocato da chi di amore e rispetto per questi luoghi di certo non ne ha, e anche a livello economico la ricaduta sulla collettività è notevole (solo l'impiego dei veivoli sabato richiederebbe una spesa tra gli 80 e i 100 mila euro)».
I roghi che hanno interessato tre differenti zone di San Gallo di Botticino, già bersaglio negli anni dei piromani, hanno colpito soprattutto San Vito e sopra il Ghiacciarolo. Ingenti anche i danni economici: per domare gli incendi si è reso necessario attingere all'acquedotto e, essendo l'area interessata attraversata dall'alta tensione, sospendere l'elettricità.
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