Cinque piccoli consigli per uscire migliori da questa quarantena

Dalla socialità via videochat al sostegno psicologico, passando per la corretta informazione e le routine giornaliere
Una volta finita la quarantena, apprezzeremo le cose che prima davamo per scontate
Una volta finita la quarantena, apprezzeremo le cose che prima davamo per scontate
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Stare chiusi in casa non è semplice. Certo, in un momento di tale emergenza ci sono situazioni da affrontare ben più difficili che limitare la socialità e rimanere tra le pareti di casa. Eppure rimanere in isolamento per tanto tempo potrebbe causare qualche disturbo, tra cui senso di solitudine e disagio psicologico (a tal proposito, se siete in difficoltà leggete qui e qui).

Ecco allora qualche piccolo consiglio per aiutarvi a superare la quarantena nel miglior modo possibile, traendo anche più di un beneficio in termini di accrescimento personale.

1. Createvi una routine
Può sembrare banale ma, che siate a casa in smartworking o meno, avere a disposizione tanto tempo libero potrebbe essere spiazzante. Se non siete abituati a gestire le vostre risorse, tra cui il tempo, potreste rischiare di trascorrere le vostre giornate in pigiama sul divano, inermi, in alcuni casi addirittura arrivando a confondere il giorno e la notte, perdendo il giusto equilibrio tra veglia e sonno. Come evitare allora di lasciarsi travolgere dalla noia? Programmate la vostra giornata, per quanto possibile. Al mattino, dopo aver fatto colazione con calma, createvi dei piccoli riti a cui attenervi con attenzione. Ad esempio, stilate una lista delle cose che volete fare durante il giorno. Oppure dedicate del tempo allo stretching o alla meditazione. Iniziare le giornate sempre nello stesso modo conferirà alla vostra mente ordine e predisposizione alla regolarità.

2. Informatevi bene
Subire questo isolamento senza restare aggiornati rispetto all'emergenza coronavirus sarebbe deleterio. Non basta informarsi attraverso i social o la televisione, sarebbe meglio sfruttare il ritrovato tempo a disposizione per ritrovare il piacere di leggere un quotidiano, o magari più di uno. Questo non significa trascorrere ogni minuto a cercare aggiornamenti sull'epidemia, sarebbe deleterio, ma vuol dire regalarsi consapevolezza e capire bene cosa ci sta accadendo, visto che ci riguarda tutti.

3. Provate cose che non avete mai fatto (o rimandato)
Ci si lamenta sempre di non avere tempo a disposizione per fare certe cose, come sistemare i cassetti, pulire a dovere la casa, liberarsi di vestiti che non usiamo da anni. Quale occasione migliore se non questi giorni di quarantena? Riordinare la libreria o fare ordine in casa secondo il metodo giapponese KonMari sono attività estremamente soddisfacenti, che aiutano anche a rilassarsi. Se non siete fan del decluttering e preferite la creatività, il web pullula di possibilità di corsi gratuiti, sfide divertenti come My Sweet Quarantine, spunti per coltivare nuovi hobby. Non vi resta che l'imbarazzo della scelta.

4. Mantenete una socialità virtuale
Ci sono tantissimi strumenti online per fare videochiamate e restare in contatto con gli amici. Google Hangouts, Zoom, Skype: potete sfruttarli per organizzare aperitivi di gruppo e cene a distanza, ma anche per chiacchierare, mandarvi foto, consigli di lettura o ricette da provare. Per una volta, lo smartphone non diventa pretesto di isolamento ma si rivela un prezioso strumento per restare connessi con amici e parenti. Ben venga anche il vecchio telefono: fare tutti i giorni una chiamata a una persona anziana o che sapete essere in casa da sola è un modo virtuoso di impegnare il tempo.

5. Fate attività fisica
No, non vi stiamo affatto consigliando né di uscire a camminare né a correre. Meglio che stiate in casa, anche per praticare sport. Sono moltissime le lezioni online di ginnastica, yoga o pilates, oltre alle app per allenarvi da soli. Fare attività fisica vi aiuterà a distrarvi e a accumulare energia positiva, oltre che a provare la sensazione appagante che solo l'attività fisica vi può regalare.

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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