Cinque nuove pietre d'inciampo nella Giornata della Memoria
Inciampare nella memoria di chi è stato ridotto da persona a numero, per ridare valore alle storie delle vittime dell’Olocausto. È il significato delle pietre d’inciampo, ormai numerose in città e in provincia.
Oggi pomeriggio, in occasione della Giornata della memoria, ne sono state posate cinque, tre a Brescia e due a Calvagese della Riviera. L’iniziativa, voluta dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura (Ccdc), ha coinvolto anche alcune scuole del territorio, che si sono impegnate nella ricostruzione della vita dei cittadini a cui sono state dedicate le cinque nuove pietre.
La cerimonia di commemorazione, molto partecipata nonostante il maltempo, ha avuto inizio alle 14 in via Don Vender, dove al numero 59 l’artista tedesco Gunter Demnig - che dal 1996 ad oggi in tutta Europa ha realizzato ormai 71mila formelle - ha posato la prima pietra d’inciampo, dedicata a Gustavo Morelli, arrestato e internato in campo di concentramento perché dissidente politico.
In via Corsica 88 è stata la volta di Oreste Ghidelli, la cui «colpa» fu quella di aver concorso a salvare decine di prigionieri britannici. Non molto lontano, in via XX Settembre 22, è stato ricordato Giulio Angeli, arrestato il 28 novembre 1943 per aver offerto sostegno ai primi gruppi di partigiani.
Altre due pietre sono state posate a Calvagese, in memoria di Assalonne e Raoul Elia Natan, mentre in città la commemorazione prosegue con il Gruppo danze popolari Ritminfolk, la Brescia Klezmer Orchestra e la fiaccolata da Borgo Trento al monumento degli ex internati in Piazza Militari Bresciani Caduti nei Lager.
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