Cinghiali in giardino alla Pendolina «a 10 metri da casa»
Solchi profondi in mezzo al giardino di casa. Questi e altre tracce sono la prova dell’ennesimo passaggio notturno di alcuni cinghiali in via Pendolina, al numero 35. In un anno la famiglia Gorno di queste «visite» ne avrà contate una decina. E la battuta di caccia, organizzata pochi giorni fa dalla Polizia provinciale non ha dato alcun esito. Come dicono gli esperti, può anche darsi che quelle bestie percorrano decine di chilometri in cerca di cibo e poi ne facciano altrettanti per allontanarsi dal pericolo.
Un fatto però è certo: Federico Gorno non ce la fa più. «Sono arrivati a dieci metri da casa - spiega il 79enne amareggiato -. Il nostro cane abbaia quando li sente, ma non si vedono mai. Poi la mattina nell’aprire le finestre troviamo i disastri. Scendono dal monte Ratto - aggiunge in un sopralluogo in giardino -. Grazie a Dio io non vivo di quel che produco, il mio è un semplice giardino, ma i danni sono comunque notevoli. E sono stufo. Quelle bestie ci hanno anche devastato l’orto e il nostro giardiniere ha dovuto recintarlo».
I cinghiali sono animali ghiotti di lombrichi, vermi o talpe, da qui i solchi che fanno con il muso scavando nella terra, alla ricerca proprio di questo tipo di cibo.
Una quarantina gli uomini - tra agenti della Provinciale e cacciatori - che nei giorni scorsi hanno cercato i cinghiali con i cani alla Pendolina, e che anche nelle prossime ore, probabilmente già domani, torneranno ai piedi del monte Ratto per cercarli.
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