Ci sono 23 alberi ammalorati e pericolosi da abbattere in città
Abbattimento in vista per i dieci ippocastani nel quadrante sud di piazza Tebaldo Brusato e di 13 olmi in via Turati lato ovest, dal 27 al 31 dicembre. Un’operazione dovuta a causa dal loro ammaloramento accertato da agronomi esperti che sono stati interpellati dal settore Verde e Parchi del Comune a seguito della caduta improvvisa di un esemplare della piazza all’inizio di novembre. Un episodio che ha allarmato la Loggia (visto che quegli spazi sono molto frequentati, soprattutto dai giovani) e che ha portato ad eseguire una serie di valutazioni tecniche specifiche sullo stato di salute e sulla pericolosità degli ippocastani presenti (39 nel lato sud), e anche in via Turati dove si sono notati alberi aggrediti da funghi che sono riusciti a compromettere anche l’interno del tronco e non solo la corteccia.
Saranno sostituiti
«A fronte dell’abbattimento di questi 23 alberi non più sicuri e anzi, pericolosi - ha spiegato l’assessora al Verde, Camilla Bianchi - provvederemo a sostituirli con tredici ippocastani in piazza Brusato e 17 olmi in via Turati. Con un saldo quindi positivo».
La scelta di abbattere degli alberi non «è mai fatta a cuor leggero - ha aggiunto il dirigente del settore Verde e Parchi, Graziano Lazzaroni, affiancato da Pierandrea Gaggero -, perché le piante sono patrimonio di tutti. Come Comune abbiamo censito 19mila alberature lungo le strade e 50mila piante nei parchi e nei giardini pubblici. La specie più numerosa è quella dei tigli».
Ma ogni pianta ha un suo ciclo di vita e capita che per una serie di concause queste si possano ammalare: le radici possono aver subito danni nel corso di lavori o possono aver poco terreno nel quale svilupparsi, o ancora il colletto tra le radici e il tronco può esser stato coperto troppo. Nel caso delle piante di piazza Tebaldo Brusato la pericolosità degli esemplari «ammalati» è emersa con due diversi metodi: Vta (Visual tree assessment) e con prove di trazione che hanno evidenziato come dieci alberi non fossero più sicuri.
Da qui la decisione di intervenire presa di concerto con la Soprintendenza (dal momento che la piazza è vincolata) e con il Consiglio di quartiere coordinato da Rossella Cordua. Le strade interessate dagli interventi non saranno chiuse visto che in quei giorni dovrebbe registrarsi meno traffico. Le nuove piante (con circonferenza tra i 20 e i 25 centimetri e altezza di circa quattro metri) saranno messe a dimora a inizio gennaio.
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