Chiuso il Reverso, i gestori: «Staremo sempre più attenti»

Dopo la sanzione dei carabinieri la notte di Capodanno la presa di posizione del locale
Persone riunite per una festa (foto di repertorio)
Persone riunite per una festa (foto di repertorio)
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«Quanto successo non potrà che farci raddoppiare gli sforzi ed impegnarci ancor di più a fare rispettare le regole ancora con più attenzione, al fine di salvaguardare la salute di tutti e la nostra attività imprenditoriale».

Non cercano scuse e non si sottraggono alle accuse che i carabinieri del Nas e del Comando Provinciale muovono loro per la gestione della notte dell’ultimo dell’anno, ma i gestori del Reverso, il locale al quattordicesimo piano di una delle Tre Torri di via Flero chiuso per cinque giorni, intendono ribadire la propria posizione con una nota diffusa ieri.

Secondo la direzione infatti «l’evento era pubblicizzato e programmato da tempo» e quando è sopraggiunto il Decreto la serata è stata rimodulata «consentendo l’accesso solo alle persone che avevano prenotato e solo con mascherina Ffp2 e all’ingresso i clienti sono stati censiti in un database ed è stata fatta firmare loro una autocertificazione».

Nel corso della serata, precisano i gestori, quando alcuni clienti hanno superato i limiti fissati dalle norme, il servizio di sicurezza interna del locale è intervenuto. Questa la ricostruzione del controllo che sarebbe suffragata dai video del circuito interno: «Alle 02.45 (15 minuti prima della chiusura) il responsabile alla sicurezza ci informava che erano arrivate le Forze dell’ordine. Noi non solo non abbiamo spento la musica ma abbiamo continuato lo svolgimento della serata, non ritenendo di violare alcun regolamento. All’ingresso delle Forze dell’ordine, c’erano 6-8 persone attorno ai loro tavoli che saltuariamente si muovevano a ritmo della musica (...). Le Forze dell’ordine non sono entrate nella sala, ma si sono limitate a dare un’occhiata all’ingresso per non creare disagi a noi ed alla nostra clientela. I carabinieri svolgevano un egregio lavoro».

I controlli sono stati svolti e nessuna altra sanzione è stata elevata per l’uso delle mascherine o per le violazioni delle norme Covid. «Ci assumiamo la responsabilità di non essere riusciti a contenere tutta la clientela come ci eravamo prefissati» ma queste precisazioni sono «a difesa delle nostra sempre corretta gestione in questo periodo assai difficile per la ristorazione».

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