Chiusa una porta si apre un portone

A volte per amore si dovrebbe fare il passo più lungo della gamba, ma non tutti hanno il coraggio di lasciare nuove impronte
L'amore da adulti
L'amore da adulti
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Da tempo Michele si sentiva come una barca a vela senza un refolo di vento, rollava sul posto, nella calma piatta di un matrimonio esaltante quanto una piadina con rucola e squacquerone. Tutto è cambiato quando da est è arrivato inaspettato il Levante che gli ha scompigliato i capelli brizzolati e spazzato via le parentele acquisite.

«Tombè amoreux» di un’altra, che pronunciato in francese è perfino gradevole, detto con le lacrime agli occhi ha invece oltremodo infastidito sua moglie, non foss’altro perché si mostrava inutilmente addolorato.

Se Nadia fosse una di quelle donne che si detestano non appena aprono la bocca sarebbe stato più facile infilare le scale. Invece c’è poco da contestarle, quasi per dispetto lei è paziente e garbata, è seria, premurosa e intelligente. Ha una laurea magistrale e un lavoro di tutto rispetto. Oggi paga lo scotto per averlo incontrato al liceo ed essere stata la sua unica fidanzata.

Lo ha sempre creduto affidabile, se qualche dubbio le è balenato in testa ha preferito ascoltare quel senso di comprensione di cui soffrono le mogli-madri. Sicura dei suoi sentimenti, quanto della sua indolenza, non immaginava di ritrovarsi «libera» dopo vent’anni.  Stavano bene, non mancava loro niente. Lei gli perdonava le assenze per i suoi hobby, l’attaccamento eccessivo al lavoro e la scarsa cura di se stesso. Eppure nell’ultimo periodo i segnali c’erano tutti: aveva cambiato il dopobarba, faceva estenuanti giri in bicicletta per sciogliere «le maniglie dell’amore». Un classico insomma!

In questa storia di ordinaria separazione ciò che emerge non è solo il timore maschile di perdere la prestanza fisica, bensì la «ricerca delle coccole perdute» che induce a sparare le ultime cartucce sentimentali. Gli uomini, quanto le donne, le cercano in egual misura, seppure in modo diverso.
Hai voglia a dire: «non è facile invecchiare con garbo», che «bisogna lasciarla andare via la giovinezza, senza mortificarla in una nuova età che non le appartiene».

Ogni cambiamento comporta una certa dose di dolore, tuttavia ciò che ci è destinato passa attraverso portoni che si aprono e porte che si chiudono.
Quando ci si innamora da adulti si ringiovanisce perché i sentimenti contengono gli anticorpi contro il decadimento fisico. A volte per amore si dovrebbe fare il passo più lungo della gamba, ma non tutti hanno il coraggio di lasciare nuove impronte.

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