«Chiudiamo il centro al traffico 24 ore su 24»

La Ztl di via Bandiera funzionerebbe al contrario. I residenti "Regole uguali per tutto il centro, se no meglio la chiusura totale"
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«Così si snatura il concetto che ha portato alla costituzione delle Ztl nel centro storico. Concepita in questo modo, la Ztl di via Bandiera, che con via Battaglie rappresenta l'accesso alle strade della cosiddetta "movida", non va bene. Anzi, la fascia oraria decisa per la sua attivazione è una contraddizione. È meglio, a questo punto, chiudere tutto il centro al traffico, 24 ore su 24».

Lo dicono Maurizio Bresciani e Francesco Catalano, portavoce del «Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico» che raccoglie pareri dei residenti.
«Non ha senso - ribadiscono -. Le altre Ztl sono in funzione dalle 8 del mattino alle 16; questa funziona al contrario: apre alle 18, proprio quando la frequentazione e la vivibilità hanno rianimato il quartiere, e finisce il suo compito al mattino. E così, secondo noi, si contraddicono gli argomenti che servirono, all'allora nuova Giunta Paroli, alla parziale disattivazione serale delle Ztl, per rendere appetibile il centro storico e i locali nelle ore serali. Intanto aumentò il traffico e l'inquinamento, ricordiamo i dati Arpa della centralina del Broletto".

Insomma, ribadiscono dal Comitato, "le scelte devono essere univoche e, se questo è il principio, le Ztl dovrebbero avere le stesse regole per tutto il Centro Storico. Perché non è stato preso lo stesso provvedimento in piazzale Arnaldo?».

«A nostro avviso», continua Maurizio Bresciani, l'attivazione serale della Ztl di via Bandiera «non è utile. Serve un provvedimento globale, per la città». Gli argomenti non mancano, «le Ztl 24 ore su 24 aumentano la tutela del patrimonio del centro storico, la lotta all'inquinamento e combattono quell'"effetto canyon" che qui non consente il ricircolo dell'aria».

Insomma, auspicate un «ritorno al passato»? «Se questo è il metodo, sì. Siamo sempre stati a favore delle Ztl, le esenzioni ci sono comunque, come le deroghe che permettono di girare e inoltre i residenti hanno già un posto riservato. Se i controlli dei vigili ci sono non si penalizza nessuno».
E la «movida»? «Il centro storico, ricordiamo, è stato aperto per favorire anche la movida, che rivitalizza i quartieri e stimola il lavoro, oltre a consentire un maggiore controllo del territorio. Ora ci dicono che è un problema. Ci domandiamo a questo punto che criteri vengano adottati nelle scelte e perché».
 

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