«Chi è guarito può aspettare a vaccinarsi»: 200mila nel Bresciano

Il virologo Arnaldo Caruso: «Chi ha avuto Covid-19, ma anche gli asintomatici, sono già immunizzati»
Vaccino per superare la pandemia da Sars-Cov-2 - © www.giornaledibrescia.it
Vaccino per superare la pandemia da Sars-Cov-2 - © www.giornaledibrescia.it
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Chi ha avuto il Covid deve vaccinarsi oppure no? Il dibattito è aperto ed acceso. Il Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri, lo ha ribadito oggi: «Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si concluderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi». 

Arnaldo Caruso, direttore della Scuola di Specializzazione in microbiologia dell’Università di Brescia e del Laboratorio di Virologia ed indagini microbiologiche dell’Asst Spedali Civili e presidente della Società italiana di Virologia, sostiene che chi è guarito è ora protetto.

«Chi supera la malattia sviluppa varie risposte immunitarie, dalla innata alla adattativa, all’anticorpale, solo per citarne alcune. Oggi sappiamo di averle sviluppate se siamo stati malati o positivi, anche se ancora non è noto qual è la più valida per proteggerci dall’infezione e che concentrazione deve avere».

E se qualcuno, per maggioro tranquillità, decide comunque di sottoporsi al vaccino pur essendo stato malato di Covid-19? «Nessun problema. Il vaccino potrebbe anche potenziare l’immunità già sviluppata. Sulla durata degli anticorpi, la ricerca sta facendo passi da gigante e ci sono ragioni per essere ottimisti nel confidare in una risposta della scienza a breve».

Al momento il genoma del virus Sars-CoV-2 sembra abbastanza stabile. Anche se è possibile che la vaccinazione di massa possa esercitare una forte pressione selettiva capace di spingere il virus a mutare per poter trovare ospiti ancora da infettare. Per avere un’idea sulla durata dell’immunità, possiamo fare riferimento all’esperienza della Sars che ha reso immuni dai sei ai dodici mesi i contagiati, con la necessità di un richiamo ad un anno. 

Nel Bresciano, una delle province più colpite dalla pandemia, si stima siano oltre duecentomila le persone che hanno contratto il virus. Alcune si sono ammalate, altre sono rimaste asintomatiche. «Chi è asintomatico e sa di essere stato infettato, a maggior ragione non deve fare il vaccino - continua Caruso -. La spiegazione è semplice: se il Sars-Cov-2 è entrato nel suo organismo e non è riuscito a sviluppare la Covid-19, significa che quella persona ha difese immunitarie ancora più forti».

 

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