Che cos'è uno stargate: la «porta delle stelle» tra cinema e fantascienza

L'idea di creare due portali tra Brescia e Bergamo trae ispirazione da un film di Hollywood del 1994
Lo stargate come appare nell'omonimo film del 1994
Lo stargate come appare nell'omonimo film del 1994
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Il teletrasporto è uno dei grandi sogni impossibili dell’umanità. E come spesso accade, là dove non può giungere la tecnica arriva la fantasia.

Una mese fa è stata lanciata l’iniziativa «stargateBgBs», ideata dallo Studio Giò Forma di Milano, pensata per collegare virtualmente e visivamente Brescia e Bergamo nell’anno di capitale della Cultura. Si tratta di due dispositivi, due «porte» di 9 metri d’altezza, che grazie a schermi di ultima generazione potranno creare una connessione visiva tra le due città.

Li hanno chiamati stargate e il riferimento a molte persone appare immediato. «Stargate» (letteralmente «porta delle stelle») è infatti il titolo di un film del 1994, dal quale è nato poi un franchise di serie tv e che ha anche ispirato gli autori di un programma di divulgazione scientifica di Telemontecarlo prima e La7 poi, diventato un cult per gli amanti della fantascienza.

Diretta da Roland Emmerich, la pellicola narra la storia di un ritrovamento archeologico, lo stargate appunto, che si scopre essere una porta per viaggiare tra lo spazio-tempo, passando dalla nostra galassia ad un’altra. I protagonisti vengono così teletrasportati su un pianeta desertico dominato da una civiltà aliena che si presenta con tratti assimilabili alla cultura dell’Antico Egitto: non a caso il dio-sovrano prende il nome di Ra.

Dal progetto dello studio milanese Giò Forma - Foto tratta dal render degli archietti
Dal progetto dello studio milanese Giò Forma - Foto tratta dal render degli archietti

La fantasia di Emmerich e dello sceneggiatore Dean Devlin ha quindi fatto dello stargate (gli stargate, ne servono almeno due) il cuore pulsante del film, immaginando un collegamento spazio-temporale che prende in prestito dalla fisica astronomica il concetto di wormhole, anche conosciuto come ponte di Einstein-Rosen. Un’idea immaginifica mutuata e nobilitata anche per Capitale della Cultura, con lo scopo di andare oltre i limiti spaziali per poter unire visivamente i cittadini di Brescia e di Bergamo.

Un esempio di questo genere già esiste in Europa: nel 2021 sono stati inaugurati gli stargate che collegano idealmente la capitale lituana Vilnius e la città polacca di Lublino, distanti più di 600 chilometri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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