Centro d'accoglienza di via Bocchi, «situazione positiva»
«In via Bocchi c’è una situazione anomala rispetto agli altri centri d’accoglienza, ma in senso positivo. Per la prima volta ho potuto vedere che sono accolti bambini, donne e uomini che scappano davvero da una guerra».
L’assessore regionale alla Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione Simona Bordonali ha partecipato questa mattina a un sopralluogo all’interno del centro d’accoglienza aperto dalla coop Ekopra all’inizio di luglio nella zona di viale Duca degli Abruzzi, in città. Ad attenderla, in strada, alcuni militanti leghisti.
«Sono venuta per verificare le condizioni dopo le polemiche e dopo che il sindaco Emilio Del Bono aveva parlato di degrado», ha dichiarato Bordonali, sottolineando invece di avere trovato una situazione positiva.
Resta il problema del numero complessivo dei richiedenti asilo in Lombardia: «Sono ventimila - dice l’assessore della Lega Nord -. Dato che Del Bono critica la Regione, lo invito a venire con me a Roma da Renzi e Alfano per chiedere che non ne arrivino più».
Nei giorni scorsi il sindaco aveva chiesto al Prefetto di intervenire, sostenendo che in via Bocchi vi fossero irregolarità urbanistiche.
«È stato fatto tutto secondo le norme, al momento non è arrivata alcuna sanzione», commenta Luciano Lussignoli, architetto che segue la palazzina per conto di Ekopra.
Soddisfatta Magda Nassa, presidente della cooperativa, mentre per i 42 richiedenti asilo ospiti del centro (e non 44, come comunicato inizialmente da Ekopra) può tornare un po’ di tranquillità dopo giorni in cui sono stati sotto i riflettori, senza peraltro che la loro presenza abbia mai creato problemi in quartiere.
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