Centro Covid al Civile? «Ospedali misti rischiosi e ingestibili»

Dopo la presentazione del progetto del centro Covid a Brescia, il ministro Speranza detta una linea opposta a quella della Regione
L'Ospedale Civile di Brescia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
L'Ospedale Civile di Brescia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Non si può escludere un'ondata di ritorno dell'epidemia fino a quando non ci sarà il vaccino». Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito all’emergenza coronavirus. Se i contagi sembrano rallentare, è comunque ancora troppo presto per parlare di un sostanziale miglioramento della situazione in Italia. 

«Dobbiamo dire la verità. La situazione resta drammatica. L'emergenza non è finita. Il pericolo non è scampato. Ci aspettano mesi ancora difficili. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus. Ecco, il verbo giusto è convivere», prosegue il ministro, intervistato sia da Repubblica, sia dal Corriere. 

Speranza spiega come si stia puntando sui Covid hospital perché in questa situazione «l'ospedale misto è ingestibile». Una linea che in realtà contrasta con quella della Regione Lombardia. Proprio ieri è stato presentato a Brescia il progetto di un centro Covid da 180 posti all’interno del Civile, ma, in generale, il ministero della Salute non è d’accordo con questo tipo di soluzioni: «Troppo rischioso per gli altri degenti, troppo rischioso per tutto il personale. Infine non si può nemmeno correre il rischio di penalizzare tutti gli altri pazienti e tutte le altre cure. Non ò che il malato di tumore non c'è più. Purtroppo c'è ancora e va curato».

L’annuncio della Regione sul reparto Covid al Civile non ha mancato di suscitare perplessità tra i medici: domani il collegio dei sanitari valuterà il progetto. Ci sono i timori legati alle possibili nuove infezioni all’interno dell’ospedale, oltre alle domande relative al personale: al momento non ci sono i numeri per fare funzionare il nuovo reparto, come ha sottolineato tra gli altri il consigliere regionale Pd Gianantonio Girelli. 

Tornando alla gestione dell’emergenza a livello nazionale, Speranza è intervenuto anche sul fronte dei tamponi: «Faremo quelli rapidi anche con il prelievo in macchina», ha detto. Questa procedura, con l'aiuto dell'Istat, consentirà «una mappatura virale del Paese». C’è poi il progetto dell'app per i tracciamenti dei contatti dei contagiati nelle 48 ore precedenti il contagio: «La stiamo costruendo d'intesa con la Privacy: non c'è alcuna intenzione di violare alcuna legge. E parliamo di 48 ore perché secondo tutti i virologi è il periodo di maggiore infettivita». 

 

 

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