Centro: chiude «Benetton», apre Vescovado Cafè

Diciotto anni. Praticamente maggiorenne. Pronta per l’esame di maturità. Ma non avrà il tempo di sostenerlo, quell’esame. Perché la Benetton di corso Zanardelli, che a quell’indirizzo ci stava appunto da diciotto anni, da lunedì scorso ha chiuso i battenti.
Vetrine vuote, luci spente. Non è l’unica chiusura - anche se c’è chi invece apre e si butta in una nuova attività imprenditoriale - di attività storiche o longeve che la cronaca ha registrato in città negli ultimi mesi. Ma certo fa specie che un punto vendita, in questo caso aziendale, ovvero gestito direttamente dal gruppo, di uno storico marchio italiano alzi bandiera bianca.
«Sabato è stato l'ultimo giorno di apertura - ci racconta chi ci ha lavorato - . Abbiamo saputo della chiusura a metà gennaio». Chi è stato dietro il bancone del negozio di corso Zanardelli ci spiega ancora che Benetton «ha in corso, dal 2013, una ristrutturazione aziendale». Che nel 2014, tradotto in numeri, aggiunge, «significa 53 punti vendita tra Benetton, Benetton 0- 12 e Sisley che chiuderanno in tutta Italia».
In una nota ufficiale, il gruppo Benetton aveva parlato di «un programma di rifocalizzazione del business», annunciando la «concentrazione degli investimenti su negozi flagship e chiave, gestiti direttamente dal gruppo». Alla Benetton del corso, ci dicono, «lavoravano sei persone, più due - tre contratti a tempo determinato. E' molto probabile che noi, come gli altri lavoratori dei negozi chiusi nel 2014, non saremo ricollocati. Questo perché hanno già fatto ricollocamenti dei punti vendita chiusi nel 2013, e quindi non ci sono altri spazi per ora».
Ci sono vetrine che si spengono. E altre che si riaccendono. Come il Vescovado Café - prima in quello spazio c’era Chic Pets, boutique per gli amici a quattro zampe, che poi ha traslocato, in piazza Duomo - come dice il nome, affacciato sull’omonima piazza, all’angolo con via Trieste. Gli ultimi ritocchi ieri. Oggi l’apertura: se vi affacciate di buon mattino, potrete essere tra i primi a gustarvi il caffè nel bar nuovo di zecca. I due titolari, Cristian Paolini e Mauro Traina, fino a poco tempo fa facevano tutt’altro. «Ci è sempre piaciuto stare a contatto con la gente. E abbiamo deciso di buttarci in questa nuova avventura». Al Vescovado Café, lavorerà uno staff di sei persone. Sei posti di lavoro, che di questi tempi, non è poco. «Abbiamo fatto una selezione, anche con un annuncio su internet - racconta Paolini - . Sì devo dire che sono passate parecchie persone».
Paola Gregorio
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato