Centri ricreativi estivi per oltre 13mila ragazzi grazie a Fcb
Trasformare il dramma della pandemia in un’opportunità di rilancio, di riapertura. Restituire le capacità relazionali e sociali ai giovani e, al contempo, sostenere quegli operatori culturali e sociali - inoccupati - che rappresentano il fulcro di conoscenze e stimoli per il percorso di crescita dei ragazzi. Fare rete e ripartire all’unisono.
Una potente carica d’innesco è costituita dal milione di euro stanziato da Fondazione Comunità Bresciana per la co-progettazione territoriale, incentrata su due tematiche: minori/giovani e cibo/povertà. E proprio sui giovani sono focalizzate la maggior parte delle risorse.
Circa 750mila euro (di cui 730mila già assegnati) finanzieranno 186 progetti che prevedono una ricca offerta formativa finalizzata al sostegno dei ragazzi e delle loro famiglie nel periodo estivo.
È la resilienza post-Covid declinata da Fondazione Comunità Bresciana, promotrice - in accordo con Fondazione Cariplo -, dell’iniziativa territoriale «CoprogettiAmoBs» presentata ieri a Piazzole, la base scout gussaghese che riassume il concetto dell’intero progetto: apertura al bello, alla natura, al coinvolgimento di un mondo giovanile che riparte dai centri estivi e dalla riconciliante ombra di castagni secolari. Cooperative, scuole, fondazioni, associazioni e Comuni fanno rete e aprono un nuovo corso.
«Con l’iniziativa aiutiAMObrescia, realizzata con il Giornale di Brescia, abbiamo sostenuto la sanità bresciana. Tuttavia il momento attuale rivela una seconda, e forse più duratura, emergenza: quella sociale - ha dichiarato Alberta Marniga, presidente della Fondazione Comunità Bresciana -. La Fondazione e il gruppo di lavoro preposto hanno così individuato gli ambiti minori/giovani e cibo/povertà come quelli attualmente più vulnerabili. Attraverso la modalità di coprogettazione abbiamo desiderato creare momenti di relazione, per la formazione e la conservazione di reti territoriali. Lo Stato ha assegnato, in queste ore, ingenti fondi per i grest e questo ci conforta, perché non potevamo purtroppo soddisfare tutti».
Dall’attenzione ai più piccoli a quella nei confronti delle povertà, e in particolare delle nuove povertà che sono cresciute durante la pandemia. Un’emergenza alla quale Fondazione della Comunità Bresciana destinerà 250mila euro.
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