Centri estivi e maestre delle materne: dialogo in Loggia

Dopo lo scontro dei giorni scorsi, è iniziato il confronto tra sindacati e Comune per capire se e come le maestre lavoreranno nei centri estivi
Una bambina in un centro estivo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una bambina in un centro estivo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dal no secco al vediamo. Si può sintetizzare così la vicenda dei centri estivi a Brescia, dove il Comune ha chiesto alle maestre delle materne di lavorare nei servizi offerti ai bimbi dai 3 ai 6 anni dal fine giugno a fine agosto.

Nei giorni scorsi la Rsu aveva inviato alla Loggia una dura nota in cui respingeva la richiesta: per i sindacati i centri estivi non rientrano nei compiti delle insegnanti (solitamente sono affidati agli educatori delle cooperative), ma sono stati anche avanzati dubbi sulle misure di sicurezza.

Ieri, però, dopo l’incontro dei rappresentanti sindacali con Fabio Capra, assessore alla Pubblica istruzione, si è aperto uno spiraglio. La Rsu si è impegnata a presentare una proposta al Comune che verrà poi valutata nei prossimi giorni: l’obiettivo è capire se ci siano o meno i presupposti per un coinvolgimento delle maestre nei servizi organizzati per l’estate.

Per Capra si è trattato di un passo in avanti, anche se l'interlocuzione è solo all'inizio. Federica Maffezzoni, delegata sindacale della Cisl, ribadisce comunque che «il centro estivo esula dal ruolo dell’insegnante» e si dice dispiaciuta del fatto che, in questi giorni, «la cittadinanza abbia dato delle lazzarone alle maestre». Il riferimento è a una serie di commenti apparsi sui social dopo la pubblicazione della notizia sullo scontro in corso con la Loggia. «Il fatto che le maestre siano dovute restare a casa tre mesi non è colpa di nessuno», commenta. 

Stando a quanto emerso durante l’incontro, ad ogni insegnante verrebbe chiesta una disponibilità di due settimane, con un fabbisogno di personale interno pari a 96 unità, spiega sempre Maffezzoni. Questo perché, considerato un rapporto di 1/5 tra maestre e bambini, serviranno più persone per coprire le necessità dei centri estivi. Per Capra, l’adesione di ciascuna maestra resterebbe comunque volontaria, senza imposizioni da parte dell’amministrazione comunale. 

Il fronte del no sarebbe meno compatto di quanto apparso finora. Anche per questo non è detto che sul caso non ci possano essere nuovi sviluppi. Il tempo per decidere, comunque, non è molto: l'intenzione della Loggia è aprire i centri per lunedì 29 giugno

 

 

 

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