Centri estetici cinesi, l'irregolarità si fa bella
Irregolarità di tipo amministrativo nella totalità dei centri estetici controllati. Tutti gestiti da cinesi. Già finiti peraltro sotto la lente della Polizia locale in precedenti occasioni.
Trentacinque le attività in cui gli agenti della Polizia locale (nucleo Commerciale) sono entrati per gli accertamenti, in sinergia con Asl, Inps e Ispettorato del lavoro nell’ambito di un piano di monitoraggio predisposto dal Comune e nello specifico dall’assessore alla Rigenerazione urbana e alle Politiche per una città sicura,Valter Muchetti. Per una sorta di mappatura, così come si sta facendo per le ludopatie.
Gli agenti del commissario aggiunto Alessio Fenotti hanno così fatto visita in quei centri estetici e centri bio naturali che già in passato, vuoi anche per altre ragioni di tipo penale (come inchieste sullo sfruttamento della prostituzione) erano già noti. Al di là delle ragazze orientali, che li hanno accolti in sottoveste o con camici da lavoro particolarmente corti, all’interno delle attività sono state elevate 38 infrazioni.
A far la parte del leone tra le irregolarità registrate è il mancato rispetto del lavoro domenicale: 9 le sanzioni elevate per questa ragione, seguite dalla mancanza di un direttore del centro, che deve necessariamente essere presente: in questo caso le multe da 860 euro sono state 8. Mentre tra le altre sanzioni ne sono state date per mancata esposizione del tariffario o degli orari di lavoro e pure per la omessa presentazione della Scia (la segnalazione certificata inizio attività).
Per la mancanza dei requisiti minimi dal punto di vista dell’igiene dei locali sei sono state le sanzioni. Dal punto di vista geografico i 35 centri estetici controllati sono dieci nella zona Nord, 2 nella zona Ovest, undici in quella a Sud, dieci in centro e stazione, e due soli nella zona est. La somma complessiva delle multe è pari a 11.600 euro.
In un caso l’Inps ha rilevato la violazione delle norme di previdenza per tutti i dipendenti del centro e ha elevato una sanzione di 15.000 euro.
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