Centrale turbogas a Nave, il progetto di Duferco finisce in archivio
Ora che anche il Tar di Brescia si è espresso, non c’è più spazio per i ripensamenti: va quindi in archivio il progetto di Duferco relativo alla costruzione di una centrale a turbogas nello stabilimento di via Bologna.
La sentenza arrivata lo scorso 7 dicembre ha ritenuto «improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse» il ricorso proposto da Duferco contro il Ministero della Transizione ecologica e «inammissibile per carenza originaria di interesse» quello avanzato dal Comune di Nave in opposizione a Duferco.
In altre parole, dal momento che i Ministeri della Transizione ecologica e della Cultura già avevano espresso il proprio giudizio negativo per quanto riguarda la compatibilità ambientale, la procedura è da ritenere ufficialmente conclusa: l’impianto per il bilanciamento della rete elettrica non si farà. Quello che, a conti fatti, non è l’epilogo atteso da Duferco, per il Comune di Nave costituisce invece una «vittoria».
La reazione
Così la definisce con soddisfazione il sindaco Matteo Franzoni, che contro il progetto per la realizzazione della centrale ha raccolto la battaglia già avviata dal suo predecessore Tiziano Bertoli. Nave, come peraltro sostenuto dall’Amministrazione comunale e dalla Regione, anche per Roma ha già sofferto abbastanza in termini di inquinamento. Per una causa vinta ce n’è però un’altra che subito si affaccia alla mente di chi sta amministrando: ora che la centrale è stata bocciata, che ne sarà del gigantesco stabilimento di via Bologna? Il rischio, temutissimo, è che possa fare la fine delle altre aree dismesse che costellano il territorio navense.
«Fermo restando che non siamo disposti ad autorizzare, questo penso sia chiaro, qualsiasi tipo di operazione - afferma il primo cittadino -, torno a dire che da parte nostra c’è piena disponibilità a sederci al tavolo con Duferco per valutare il futuro dell’area».
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