Centenario dell’Ana Brescia, le celebrazioni degli alpini
Quest’anno si può. E pazienza se, purtroppo, non potrà esserci il (meritato) bagno di folla. Quest’anno si può e si deve celebrare il centenario di fondazione della Sezione di Brescia dell’Associazione Nazionale Alpini, che fu costituita nel Ridotto del Grande il 14 novembre del 1920. Sono trascorsi cent’anni più uno, perché dodici mesi fa la pandemia impedì qualsiasi manifestazione pubblica.
Ora, grazie alla campagna di vaccinazione (alla quale, per inciso, le Penne nere hanno collaborato e continuano a collaborare con una preziosissima presenza nei centri e negli hub di città e provincia), la cerimonia si può svolgere, sia pure con partecipazione limitata alle persone invitate dagli organizzatori, per rispettare le normative anti contagio.
L’appuntamento è per oggi, ed è duplice. Dapprima, alle 10.30 del mattino, sotto il portico del Teatro Grande, in corso Zanardelli, sarà scoperta la targa che commemora la fondazione della Sezione; si terrà anche una rievocazione storica ed il Coro Alte Cime proporrà l’esecuzione di canti alpini. Poi, nel pomeriggio, ci si sposterà in piazza della Loggia. Qui, dalle 16,30, alla presenza di decine di sindaci della provincia bresciana si terrà la cerimonia con l’alzabandiera, la resa degli onori ai Caduti e gli interventi delle autorità.
Seguiranno canti alpini e la proposizione di una serie di video ed interviste dedicati alla lunga storia delle Penne nere bresciane. Alcune tappe significative di questo percorso sono peraltro ricordate nella locandina che l’Ana Brescia ha preparato per annunciare le cerimonie del centenario. Tappe che certo non esauriscono un secolo abbondante di impegno e di presenza nella comunità, ma che esprimono di per sè i valori che ispirano l’uno e l’altra.
Ecco dunque, dopo la costituzione della Sezione nel 1920, l’apertura nel 1938 della Casa dell’Alpino di Irma, costruita per fornire un luogo in cui i figli degli alpini bisognosi potessero trascorrere un periodo di vacanza e poi diventata uno spazio a disposizione di comunità, associazioni, scuole, oratori per soggiorni a contatto con la natura, momenti di svago o raccoglimento, insieme alle Penne nere.Nel 1973 l’Ana Brescia organizzò la 43ª Adunata nazionale, la prima nella nostra provincia.
Cinque anni dopo, nel 1978, fu aperto alla testata della Valle Adamè, poco sotto la Bocchetta delle Levade e del Pian di neve dell’Adamello, il bivacco «Cèco Baroni», costruito dagli amici alpini in memoria di Francesco Baroni, sergente maggiore mortaista del Battaglione Vestone in Russia, ricordato da Mario Rigoni Stern ne «Il sergente nella neve». È del 1983 l’apertura a Mompiano della Scuola Nikolajewka, il «monumento vivente» realizzato dagli alpini bresciani per «onorare i morti aiutando i vivi». Lì a fianco, nel 1998, ecco la nuova sede della Sezione. Come non ricordare poi, nel 2000, la straordinaria Adunata nazionale organizzata in città. Infine, nel 2019, l’apertura della nuova ala della Nikolajewka.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato