C'è sempre un nonno che ha bisogno di una lettera: il progetto «Nipoti di Penna»
Carta e penna per scrivere una lettera e far felice un anziano. Anche se non è parte della famiglia, c’è sempre un nonno che ha bisogno di un nipote. Per sconfiggere la solitudine, ingannare il tempo, ma anche solo per riscoprire la bellezza di un incontro, la curiosità verso qualcosa di nuovo, il piacere dell’attesa.
È su questo che si basa il progetto «Nipoti di Penna» dell’associazione Un Sorriso in Più, che coinvolge anche quattro Rsa della provincia di Brescia. Sono la Fondazione Casa di Dio di Brescia, la Rsa Richiedei-Il Gabbiano di Pontevico, la Residenza Angelo Maj di Darfo Boario Terme e la Fondazione Rizzieri di Piamborno.
Come funziona
Al momento sono in corso 189 amicizie epistolari, che uniscono anziani e «nipoti acquisiti» da tutta Italia. Il sito www.nipotidipenna.it raccoglie le richieste di amicizia degli anziani che vivono in casa di riposo e dà la possibilità a chiunque di poter rispondere. Ogni lettera è un pensiero affettuoso, una carezza, una confidenza, un'opportunità per riconoscersi, anche se a distanza. Per diventare amico basta rispondere alle richieste di amicizia che ogni mercoledì alle 18 vengono pubblicate nello spazio online.
Le testimonianze
La soddisfazione da parte degli ospiti delle Rsa è stata da subito enorme. Albina, 95 anni, testimonia: «È proprio bello avere qualcuno che pensa a te e ti scrive, come si faceva una volta. Ora con i cellulari nessuno scrive più. Quando l'educatrice mi avverte che è arrivata una lettera sono contenta: è proprio bello sapere che qualcuno, non della mia famiglia, si interessi a me».
Il signor Giordano di 89 anni è felice di partecipare al progetto Nipoti di Penna: «Grazie a questo progetto e all'amicizia con Giuliana, mi posso confrontare su alcuni titoli di libri che mi interessano e su alcuni film Western di mio massimo gradimento come ad esempio "Ombre Rosse" di John Ford. Inoltre sono contento perché posso mantenermi in allenamento con la scrittura, che alla mia età altrimenti si perde».
Melania, nipote di penna, racconta: «In un mondo fatto di messaggi virtuali immediati e veloci, scrivere una lettera richiama sempre la magia dell'attesa, e mi dà la possibilità di vivere più lentamente le mie emozioni e di gustarmele. È difficile spiegare a parole l'emozione che provo ogni volta che apro una delle sue lettere perché ogni volta ci regaliamo un pezzettino di cuore in più».
Il progetto
«Nipoti di Penna» prende spunto dal successo di «Nipoti di Babbo Natale» e ha lo scopo di superare l'isolamento delle persone anziane e di valorizzarne le capacità relazionali, narrative, progettuali. Ancora una volta si lavora sul desiderio come scintilla vitale e si propone la scrittura come momento di ascolto di sé, valorizzazione della propria storia e incontro con la propria identità. È anche un'opportunità per le case di riposo, che possono aderire al progetto iscrivendosi sul sito. Essenziale è l'affiancamento da parte degli operatori, affinché le amicizie di penna possano essere accompagnate e sostenute, diventando significative per tutte le persone che ne sono coinvolte.
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato