Cavallerizza, i ricordi dei bresciani

I nostri lettori hanno detto addio alla sala studio raccontando emozioni e fatti legati ai locali di via Cairoli
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Il passo è fatto: la Cavallerizza è chiusa, dopo 25 anni di onorato servizio, e presto apriranno gli spazi dell’Ex Buonissimo in corso Mameli, 300 posti su due piani. E per il futuro della sala studio si apre una nuova vita: la Loggia non vuole lasciarla vuota e si fa strada l’ipotesi di un auditorium.

Il che la farebbe tornare alle origini. Tra i ricordi che i bresciani ci hanno inviato, in occasione della chiusura della sala studio, c’è infatti quello di Luisa Longhi che ricorda come negli anni Settanta negli spazi di via Cairoli si tenessero convegni e mostre: «Ricordo in particolare una mostra su Caravaggio, nel 1974. Ero giovane ed è stata un'emozione forte, forse la mia prima esperienza artistica. Grazie alla Cavallerizza».

Armando ricorda come non si pensasse solo per lo studio: «Ricordo le bische più o meno clandestine a scala 40 al bar che fa ad angolo all'esterno all'epoca (15 anni fa) gestito da Lino e Roby…tanta allegria e tanti...snacks.....e i libri depositati all'interno della Cavalla incustoditi per ore...puntualmente raccolti a orari off limits».

Tanti gli amarcord arrivati in redazione: «Con la chiusura della Cavalla se ne va un pezzo della nostra vita universitaria» e ancora «La sera prima degli esami si studiava fino alla chiusura alle 22 recuperando tutto il tempo perso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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