Catena umana tra Brescia e Bergamo: «Superate le aspettative»

Da Cellatica a Paratico grande entusiasmo tra i partecipanti al flash mob di Viva Vittoria
  • Alcuni scatti di 50 Miglia lungo il tracciato bresciano
    Alcuni scatti di 50 Miglia lungo il tracciato bresciano
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Con il suo lavoro di mesi di paziente tessitura delle sciarpe da destinare al flash mob, Rosemarie ha condizionato la vita familiare: «Abbiamo avuto per mesi la casa invasa da gomitoli di lana e ferri» scherzano il marito e il figlio maggiore. Sono scene di un teatrino familiare che si ripetono lungo la catena umana che stamattina ha preso vita tra Brescia e Bergamo attraversando 27 località per ribadire la vicinanza delle due città Capitale italiana della Cultura 2023, unite nelle difficoltà del Covid-19 e determinate oggi a superarle insieme nel segno della cura. 

La «50 Miglia» - questo il nome dell’iniziativa - è stato un successo che «ha superato le aspettative», dicono dall’associazione Viva Vittoria, promotrice dell’evento. Non c’erano le 40mila persone ipotizzate sulla carta al momento di stesura del progetto - stamattina gli iscritti ufficiali erano circa 13mila -, ma quelle presenti hanno permesso comunque di dare vita al cordone che ha unito piazza Loggia e piazza Vecchia passando anche attraverso la Franciacorta.

La puntata integrale de Le Piazze della Cultura

Famiglie, anziani delle case di riposo, bambini, tantissime associazioni: è stato un gruppo variegato quello che si è presentato ai gazebo per ritirare le sciarpe colorate realizzate da centinaia di volontari, iscritti da prima o registrandosi al momento. Grazie soprattutto a questi ultimi ci sono stati meno spazi vuoti nella catena, tanto che solo in poche zone più defilate si è dovuti ricorrere all’espediente di colmare i buchi lasciando a terra le strisce di maglia (80mila in totale quelle consegnate agli organizzatori).

Sul ponte tra Paratico e Sarnico si sono incontrati i sindaci delle due province: «È stata una grande emozione - ha detto la prima cittadina di Brescia Laura Castelletti -. Brescia e Bergamo hanno lavorato molto per l'anno della Capitale. Questa giornata testimonia ancora la volontà e la forza delle nostre comunità per uscire dalla crisi del Covid. Questo abbraccio corale, anche fisico, ci dice che grazie alla solidarietà ce l'abbiamo fatta». «Hanno risposto in tanti anche se purtroppo la pioggia non ha sicuramente aiutato - ha aggiunto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. Il successo di questa manifestazione sta già nelle ottantamila strisce realizzate da Vivi Vittoria con la scopo di raccogliere fondi da destinare a chi ancora oggi porta i segni della pandemia».

Il ricavato infatti (i 3 euro dell’iscrizione) sarà destinato al Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Istituto Palazzolo di Bergamo, al «Programma Angelo Cocchi» dell’Asst Bergamo Ovest di Treviglio e alla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza degli Spedali Civili. Proprio dal reparto hanno fatto ringraziato Viva Vittoria: «Per noi è stato un enorme piacere poter contribuire - raccontano dall'associazione -. Questa iniziativa dà un senso a ciò che facciamo nel nome della solidarietà».

Un obiettivo di cura, quindi, che oggi ha saputo riunire le diverse comunità sulle note delle bande locali in uno spirito di festa attraverso i territori gemellati.

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