Catena umana tra Brescia e Bergamo: il flash mob regala 60mila euro in beneficenza
Sessantamila euro in beneficenza: è questo il primo numero che salta all’occhio alla presentazione dei risultati del flash mob «50 Miglia», catena umana che ha unito le due città Capitale della Cultura di Brescia e Bergamo, e i loro territori, in 80 km di entusiasmo, partecipazione e solidarietà lo scorso 4 giugno, con l’evento clou sul ponte tra Sarnico e Paratico.
È stata la presidente di Viva Vittoria, Cristina Begni, a snocciolare gli altri numeri: le persone che hanno partecipato unendosi con le strisce di lana realizzate in quasi due anni di lavoro, sono state circa 19mila. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, sono state regalate 18mila ore di volontariato, più 160mila le ore per produrre le strisce, 13.500 i chilometri percorsi per sensibilizzare e promuovere l’iniziativa in tanti comuni delle due provincie, 450 i volontari impiegati per gestire la catena umana, 70 gli organizzatori al lavoro per quasi un anno e mezzo.Per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, «50 Miglia» è stata l’iniziativa che ha portato con sé tutti i valori fondanti il percorso della Capitale della Cultura tra le due città, per la sindaca di Brescia Laura Castelletti si è dimostrato come impegno e solidarietà facciano parte della cultura dei due territori e come «la cultura come cura» sia diventata a tutti gli effetti un altro degli elementi centrali dell’anno della Capitale.
Dove andranno i fondi
I fondi, metà per il territorio bresciano, metà per quello bergamasco, sono destinati alla Casa di Cura dell'Istituto Palazzolo di Bergamo, all'Asst Bergamo Ovest di Treviglio e alla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Civile di Brescia.
Viva Vittoria continuerà ora ad organizzare nuove iniziative, per continuare a raccogliere fondi con le strisce intessute di lavoro e solidarietà.
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