Castello di Brescia, un anno di cantieri: il programma dei lavori

I lavori preliminari sono già partiti, mentre a giorni partirà l’allestimento dei primi ponteggi nel parcheggio sterrato sotto le mura
Una veduta dall'alto del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dall'alto del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un anno di cantieri per rimettere a nuovo il Castello di Brescia, e prepararsi al 2023 in cui Brescia sarà con Bergamo capitale italiana della cultura. I lavori preliminari sono già partiti, mentre a giorni partirà l’allestimento dei primi ponteggi nel parcheggio sterrato sotto le mura, da dove partiranno i camion con il materiale destinato alle opere entro il recinto della rocca, e da dove saranno issati i materiali più ingombranti.

Il progetto «Fortezza aperta»

I lavori, in capo all’assessorato all’Edilizia monumentale del Comune di Brescia, sono quindi il primo atto concreto del progetto integrato «Fortezza aperta» per la valorizzazione e l’accessibilità dell’intera area monumentale del Cidneo. Lanciato dall’Amministrazione comunale nel novembre 2020 per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro, ha ottenuto un milione di finanziamento per la parte progettuale da parte della Presidenza del consiglio dei ministri nell’ambito del bando «Italia City Branding 2020».

Il progetto comprende anche la realizzazione dell’ascensore per la risalita del colle (in capo a Brescia Mobilità, per un valore di circa 5 milioni di cui 4 finanziati da Regione Lombardia), il completamento del recupero del Grande e Piccolo Miglio come Museo del Risorgimento (con altri 4 milioni di euro, e un milione di finanziamento dell’allestimento dal Bando emblematici maggiori Cariplo), e la creazione del «parco della scultura» con l’installazione delle opere di Bruno Romeda e l’ascensore di risalita fino all’arce il cui progetto è stato affidato da Brescia Musei all’architetto altoatesino Markus Scherer (al momento in stallo, dopo il ritrovamento di resti romani nell’area dei Magazzini oleari).

Il programma del lavori

Entro la fine del prossimo anno, secondo il cronoprogramma, il nuovo Museo del Risorgimento sarà pronto e allestito. Al termine di una serie di passaggi che riguarderanno però anche altre strutture e percorsi in Castello. Dopo l’allestimento del cantiere, per il quale si sta valutando se chiudere al pubblico il parcheggio, o lasciare qualche posto a disposizione, i primi a partire saranno i lavori al Grande e Piccolo Miglio: tra il 21 novembre prossimo e il 19 giugno 2022 - annuncia l’assessore Valter Muchetti - saranno restaurate le facciate in pietra e rifatta la copertura del Grande Miglio, lavori appaltati per circa 1 milione 220 mila euro al raggruppamento temporaneo d’imprese Ars Restauri di Tribbia srl e Tipiesse spa, entrambe bergamasche.

Sarà allestito un ponteggio mobile su binari che seguirà i lavori sulla copertura man mano procederanno, preservando struttura e operai dalle intemperie. I passaggi successivi riguarderanno gli interni con le finiture e gli impianti (dal 29 gennaio al 26 settembre del prossimo anno) mentre a luglio partirà l’allestimento espositivo, con vetrine e schermi interattivi, su progetto dello studio milanese Limiteazero srl, che sarà concluso entro il 25 novembre 2022.

Con il cantiere in corso, la strada che porta al ponte levatoio resterà aperta solo per il transito dei mezzi di soccorso e dei disabili. Per consentire di salire all’arce partiranno invece a breve i lavori di sistemazione del sentiero - da tempo chiuso all’accesso - che dal piazzale della Locomotiva, prima della palazzina ufficiali, sale verso il ponte levatoio. I lavori, con la messa in sicurezza anche del muraglione all’ingresso, si concluderanno all’inizio di questo dicembre.

Gli impianti tecnologici

Parte integrante del progetto del Museo sono i nuovi impianti di condizionamento, con la revisione della centrale di riscaldamento adiacente all’ex palazzina ufficiali, alla quale si accederà riaprendo una antica porta nella Strada del soccorso; e la nuova centrale frigorifera che sarà ricavata - interrata - presso il tunnel che collega l’area della Fossa viscontea alla Fossa delle vipere. Tra scavi propedeutici, collocazione degli impianti e realizzazione della rete (in capo a A2A), i lavori partiranno il 7 dicembre e termineranno a luglio 2022.

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