Castella 2, chiesta dal Broletto garanzia da 20 milioni
Discarica Castella 2, il via libera c’è, ma la Provincia ha chiesto 20 milioni di euro di garanzie finanziarie. Con il deposito dell’Autorizzazione integrata ambientale l’iter del progetto, presentato da Garda Uno, per la «messa a dimora permanente di rifiuti non pericolosi» che sorgerà nell’omonima località rezzatese, fa un passo avanti.
Ma, forse anche alla luce di tutte le polemiche relative alla nuova discarica, Palazzo Broletto ha scelto di mettere nero su bianco tutte le tutele del caso. Per cui, ok all’idoneità, ma non prima che vengano versati (ci sono 90 giorni per farlo) nelle casse provinciali «garanzie finanziarie pari a 20.180.164,14 milioni di euro», come da prescrizioni di legge, pena la revoca del progetto stesso.
Basterà ad arginare tutto l’iter, che è da sempre apertamente osteggiato dai Comuni di Rezzato, Brescia, Castenedolo, e Borgosatollo oltre che dal Codisa e dal consiglio di quartiere di Buffalora?
La discarica Castella 2 sorgerà su un’area di 129.790mila metri cubi e a pieno regime, vale a dire in 7 anni e mezzo - come cita il progetto -, avrà accolto un totale di 905mila metri cubi di rifiuti, catalogati come non pericolosi. Rifiuti che andrebbero ad impattare comunque su una zona già estremamente stressata, sia per ambiente che qualità dell’aria.
«Presenteremo sicuramente ricorso, appoggiati dalle Amministrazioni comunali limitrofe - sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Rezzato Emanuela Ogna - in quanto per noi i nodi ambientali non sono superati dal progetto approvato. Ribadiamo che la tutela della salute dei nostri cittadini e del territorio è per noi assolutamente prioritaria rispetto a qualsiasi mero aspetto economico».
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