Caso Souad, nell'appartamento spunta una porta finora ignorata

Il sopralluogo condotto stamattina nella casa dove viveva la ventottenne scomparsa ha rivelato un elemento finora non considerato
LA SCOMPARSA DI SOUAD
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È stato condotto questa mattina il sopralluogo nella palazzina di via Milano dove viveva Souad Alloumi, la ventottenne marocchina sparita nel nulla diciotto mesi fa. Un’attività che rientra nel processo di primo grado per omicidio a carico del marito cinquantenne, Abdelmjid El Biti, attualmente in carcere.

Al sopralluogo hanno preso parte i giudici della Corte d'assise di Brescia, presieduta da Roberto Spanò, gli avvocati di El Biti e quelli di parte civile. E poi i genitori della presunta vittima, che piangevano nel rivedere tutto ciò che riporta alla mente l'immagine della ragazza che nessuno ha più visto.

Lo scenario era quello di un appartamento in cui il tempo si è fermato. Vestiti ovunque, scarpe sparpagliate sul pavimento, la cucina come prima di una cena. Il sopralluogo ha inoltre portato all'attenzione un elemento fino ad oggi trascurato. Se è vero che una telecamera installata sul retro di un bar di Milano ha ripreso il marito di Souad scendere le scale con un pesante sacco nero, dove secondo gli inquirenti sarebbe stato nascosto il cadavere della donna, è altrettanto vero che esiste una porta in cui la donna potrebbe essere passata senza finire sotto l'occhio elettronico. Per poi attraversare il bar e uscire in via Milano e svanire nel nulla. 

Si tratta solo di un’ipotesi, ma quello che è emerso oggi è che una via di fuga dall'appartmento, fino a prima del sopralluogo sempre negata, esiste. 

Successivamente, l’udienza è proseguita in aula, dove è stata ascoltata la figlia di dieci anni della coppia. 

«Non ho sentito nulla quella sera - ha dichiarato -. Mi sono addormentata dopo che mamma e papà litigavano. Forse papà mi ha messo qualcosa nella minestra per farmi addormentare. Non voglio tornare da mio padre - ha aggiunto - perché sono convinta che abbia fatto una cosa brutta». 

Il processo è stato aggiornato al prossimo sei dicembre quando è attesa la sentenza. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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