Caso Morgano, la Fism: «Operazione trasparenza a tutela delle scuole associate»

Lo raggiungiamo al telefono mentre è in treno verso Roma, per raggiungere la sede nazionale della Federazione italiana scuole materne (Fism) dove ricopre la carica di presidente nazionale dal settembre del 2021, succedendo al bresciano Luigi Morgano, finito al centro dello scandalo dei fondi occulti. «Tutta la movimentazione finanziaria è in queste settimane oggetto di scrupolosi controlli - spiega il presidente Giampiero Redaelli -. Abbiamo assunto ogni iniziativa nel segno di una completa trasparenza e nel migliore interesse della Federazione stessa e delle sue scuole associate».
La contestazione
Sotto i riflettori di revisori contabili e legali è finita tutta la gestione Morgano, a capo della Fism nazionale dal 1992 sino al settembre di due anni fa, ed in particolare quei conti mai entrati a bilancio nonostante fossero intestati alla Federazione e gestiti dal suo rappresentante legale, Morgano appunto.
Dove porterà, difficile prevederlo: consulenti contabili e legali, oltre alla tesoreria, stanno raccogliendo tutta la documentazione per tracciare i movimenti di conti correnti e fondi finiti sotto la lente di ingrandimento. L’organismo nazionale assicura: «È del tutto evidente che di fronte a delle irregolarità si procederà: le responsabilità, che sono personali e che non hanno a che vedere con la gestione delle scuole a livello territoriale, verranno accertate secondo la legge».
I revisori
Mentre a Brescia si attende che il presidente Massimo Pesenti convochi l’assemblea provinciale sollecitata da 29 scuole materne associate che ne hanno fatto esplicita richiesta (sarà presente il coordinatore del Consiglio nazionale Dario Cangialosi), a livello nazionale si segue la linea suggerita dal collegio dei revisori legali: inserimento della contabilità ufficiale dei «fondi occulti»; screening di tutte le operazioni. Anche quelle alla luce del sole.
Il quadro è pesante: «dall’analisi svolta dall’attuale tesoriere sui movimenti storici dei conti correnti rinvenuti - si legge sulla relazione del maggio scorso - risulta che essi venivano in gran parte alimentati da risorse ufficiali di bilanci di esercizi passati, e che essi venivano movimentati dagli organi apicali della federazione anche con motivazioni non in linea con gli interessi della Fism».
Severo anche il giudizio sulla gestione ufficiale: «Anche in esercizi precedenti al 2021 le somme erogate per rimborsi spese ai membri degli organi statutari, in alcuni casi non sono risultate supportate da adeguati documenti giustificativi... le modalità forfettarie di rimborso e la ripetitività dell’esborso, inducono a ritenere che si tratti piuttosto di indennità e non di rimborso delle spese puro e semplice».
I revisori rimarcano anche: «Questo collegio ha sollecitato la presidenza ad attivare idonee azioni anche giudiziarie per il recupero delle somme».
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