Caso Caffaro, sciopero dei lavoratori contro il licenziamento di due colleghi

L'azienda ha consegnato le lettere oggi. I sindacati: «Sono solo i primi, i lavoratori chiedono risposte per il loro futuro»
L'ingresso della Caffaro - © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso della Caffaro - © www.giornaledibrescia.it
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I lavoratori di Caffaro Brescia srl saranno in sciopero domani per protestare contro i licenziamenti di due colleghi.

Lo fanno sapere Filctem Cgil Brescia e Femca Cisl Brescia con una nota. L’azienda ha confermato oggi con la consegna delle lettere i licenziamenti comunicati venerdì scorso, ma «sappiamo che sono solo i primi» perché Caffaro Brescia srl «intende a tempi breve licenziare tutti» scrivono i sindacati. La società aveva già fatto sapere di essere intenzionata a licenziare i 9 lavoratori rimasti e di lasciare il sito di via Nullo principalmente per una questione di costi diventati troppo onerosi e per la mancanza di risposte istituzionali per la gestione della barriera idraulica, il sistema di pompaggio che tiene l’acqua della falda al riparo dalle sostanze inquinanti presenti nei terreni sotto al sito industriale. 

I lavoratori saranno in sciopero «per chiedere risposte e certezze per il loro futuro». I sindacati informano anche che «responsabilmente garantiranno il presidio di emergenza».

Cosa è successo

Venerdì si è parlato del caso Caffaro a un tavolo regionale a Brescia, durante il quale sono state annunciate nuove risorse da Roma per mantenere attiva la barriera idraulica.

Il commissario straordinario del Sin Brescia Caffaro Mario Nova ha spiegato che è in corso un dialogo con il ministero dell'Ambiente e il ministero del Lavoro per tenere i lavoratori attuali, che Caffaro Brescia aveva già annunciato di voler licenziare a breve. Questo perché chi lavora attualmente dentro il sito industriale tra via Nullo e via Milano al centro di un'inchiesta per disastro ambientale è esperto sul funzionamento della barriera idraulica:  «È chiaro che il know how dei dipendenti che ancora lavorano alla barriera idraulica è un valore prezioso da non perdere» aveva detto Nova.

L'azienda ha comunicato di voler procedere con i licenziamenti già a fine febbraio. «L’azienda - hanno spiegato in una nota i sindacati a metà aprile - motiva tale decisione con la difficoltà a sostenere tutti gli impegni e oneri relativi alla attività ordinaria (gestione barriera, presidio e sicurezza del sito) oltre alle altre attività in essere».

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