Casi sotto i 3mila ma al Civile crescono ancora i ricoveri Covid

Si registrano altri sette morti. A livello regionale la situazione continua a migliorare, Fontana: «La Lombardia resta zona gialla»
Un reparto di terapia intensiva - © www.giornaledibrescia.it
Un reparto di terapia intensiva - © www.giornaledibrescia.it
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I 2.940 casi registrati ieri sono certamente un ulteriore segnale positivo, la pandemia continua la sua fase discendente; se non consideriamo i dati del lunedì (falsati dal minor numero di tamponi fatti durante il fine settimana) un numero di nuovi positivi inferiore a tremila ci riporta a inizio gennaio, a quando la variante Omicron iniziava a conquistare terreno anche nella nostra provincia.

Stavolta però quei 2.940 contagiati non sono l’indicazione di una fase di crescita (come era stato nei primi giorni dell’anno), ma l’esatto contrario. La speranza è ovviamente che si prosegua su questa strada. Certo ci vorrà ancora molto tempo prima di vedere la fine di questa quarta ondata.

Ce lo ricorda ogni giorno il bilancio dei decessi, anche ieri sono stati 7, ben 77 a livello regionale: in città sono morti due uomini di 75 e 95 anni e due donne di 90 e 94 anni; a Capriolo è morta una donna di 89 anni, a Castenedolo è morto un uomo di 75 anni, a Rovato è morta una donna di 85 anni. Diventano così 101 i decessi di gennaio, a dicembre erano stati 43, a novembre 16.

E non ci sono i lutti a testimoniare quanta attenzione serva ancora da parte di ognuno di noi, e quanto siano fondamentali i vaccini (è bene non dimenticarlo), ma ci sono anche i ricoveri da tenere sotto controllo.

Il report del Civile registra un aumento, nell’ultima settimana del numero di ricoveri di pazienti positivi Covid: sono 294 i pazienti ricoverati, di cui 19 in terapia intensiva. Se allarghiamo lo sguardo a tutte le strutture bresciane (utilizzando i dati del report regionale), sono 517 i pazienti Covid di cui 37 in terapia intensiva.

Cala invece a livello regionale il numero dei ricoverati, che sono 252 in terapia intensiva (due meno di ieri) e 3.164 negli altri reparti (-100). Numeri in base ai quali la Lombardia resta in zona gialla, lo ha annunciato il presidente Attilio Fontana: «Calano tutti i parametri, l’incidenza sui 100 mila abitanti si attesta al 13,6%, sotto la media nazionale che è 15%».

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