Caro energia, 55mila famiglie bresciane non riescono a pagare le bollette di luce e gas

Uno su dieci non riesce più a pagare le bollette di luce e gas. Ritarda, spera che la situazione migliori e accumula debito. La stima è che l’11% dei morosi privati, pari a circa cinquantacinquemila utenti bresciani, abbia mediamente un pregresso di mille euro con gli enti gestori. Due su tre, pari a circa il 62%, hanno saltato il pagamento delle bollette per la prima volta, secondo quanto emerge da un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat.
L'indagine
Indagine dalla quale è emerso che negli ultimi nove mesi, a causa dell’aumento dei prezzi energetici, 830mila lombardi non hanno pagato una o più bollette di luce e gas e che, se la situazione dovesse peggiorare, saranno 569mila i residenti nella nostra regione che potrebbero trovarsi nell’impossibilità di pagare le prossime fatture. Una situazione che colpisce tutte le componenti della nostra società, mettendone a rischio la tenuta. In questo quadro, ovviamente, ad avere la peggio sono comunque le persone povere o impoverite. Significativo, nella sua drammaticità, il dato che evidenzia come per due famiglie su tre sia la prima volta che non viene onorata la scadenza della bolletta. Evidenzia che la morosità non è frutto di un’adempienza, ma da una reale difficoltà.
Dati «top secret»
A2A, società multiservizi quotata alla Borsa di Milano, non fornisce dati sui morosi. Afferma, tuttavia, che «sta regolarmente onorando i propri contratti con i clienti, non cessandoli unilateralmente in alcun caso, neanche in situazioni di eccessiva onerosità da parte della società». Nel comune di Brescia il 90% delle forniture domestiche sul libero mercato ha un contratto fisso. A2: «I clienti che hanno sottoscritto offerte a prezzo fisso prima dell’incremento dei prezzi non hanno subito rincari in bolletta e manterranno tali condizioni fino alla naturale scadenza dei contratti». L’accelerata nei tempi di rateizzazione delle bollette è la spia delle difficoltà reali che stanno affrontando le persone.
La salvezza delle rate
«Al 21 agosto avevamo già raggiunto e superato il numero delle rateizzazioni concesse in tutto il 2021 - spiega A2A -. Ancora, rispetto all’agosto dell’anno scorso la richiesta è stata superiore di una volta e mezza, mentre l’importo rateizzato è stato sestuplicato. A livello numerico, invece, l’83% delle richieste arriva da forniture domestiche mentre per importi, il 76% è rappresentato da utenze intestate a clienti business». In attesa delle misure che verranno adottate dal governo che si è insediato ieri, le famiglie possono richiedere il bonus sociale contro il caro energia.

Come funziona il bonus
Il provvedimento è inserito nel decreto Aiuti Ter pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre. Tra le novità, un’indennità una tantum di 150 euro per il mese di novembre rivolta a pensionati, dipendenti e partite Iva con reddito annuo fino a 20mila euro. Ai lavoratori dipendenti che a novembre 2022 avranno una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro, l’indennità sarà erogata in busta paga, mentre ai pensionati arriverà direttamente dall’Inps. Anche i percettori di reddito di cittadinanza riceveranno il bonus d’ufficio, purché in famiglia non ci siano già beneficiari di altre indennità. Per avere il beneficio, i lavoratori autonomi dovranno inoltrare domanda online entro il 30 novembre 2022.
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Le agevolazioni
Oltre alla misura «una tantum», ovvero che viene erogata una sola volta, al momento sono certe le agevolazioni statali che saranno garantite fino alla fine dell’anno, coma la riduzione dell’Iva al 5% sulle bollette del gas; l’azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas; l’innalzamento del tetto Isee per l’ottenimento del Bonus Elettrico e gas per disagio economico. Per ottenere il Bonus non servono domande: chi lo eroga registra l’Isee di chi ne ha diritto: non deve superare la soglia di reddito di 12 mila euro annui, ventimila per le famiglie numerose.
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