Caro bollette, le strategie e le testimonianze dei trentenni
Sono numerose le esperienze dei trentenni alle prese con il caro bollette che ci avete inviato dopo la nostra richiesta di approfondimento su come i rincari incidano su una fascia di popolazione con stipendi mediamente inferiori alle altre. L’aumento dei costi dell’energia ha costretto tanti giovani a cambiare il proprio stile di vita, in un’ottica di risparmio per potersi permettere le utenze così alte. Molti di voi, come ci segnala Ettore, hanno deciso di condividere l’appartamento con un amico o un’amica per dividere il prezzo di affitto luce e gas: «Altrimenti, dovrei lavorare 15 ore per poter pagare le spese». Altri prendono questa possibilità quasi con ironia, «ci scalderemo a vicenda quando arriverà il peggio».
Tra i 30enni che ci hanno raccontato le loro esperienze c’è anche chi, come Silvio, ha provato ad intraprendere una strada più ecologica e sostenibile, installando dei panelli solari e batterie di accumulo. Ma, in questo caso, è entrata di mezzo la burocrazia a rallentare il tutto: «Abito a Trenzano. Ho fatto un lavoro importante a casa mia, dai primi giorni di aprile ho installato pannelli solari e batterie di accumulo. Da aprile sto aspettando che l’Enel mi allacci il tutto alla rete. Hanno troppo lavoro, sono in ritardo, non sanno quantificare la cosa, tutte belle parole ma se avessi la possibilità di allacciare il mio impianto non utilizzerei più gas perché ho anche una caldaia elettrica e non consumerei più corrente perché utilizzerei la mia».
Chi vive da solo
Non sono mancate le segnalazioni di chi, come Stefano, 31 anni, e Daniele, 26 anni, riflette su uno degli ambiti più legati al caro bollette: il mondo del lavoro. Daniele è titolare di una partita iva e lavora nel mondo della grafica e del video making, abita in un monolocale a Brescia da 4 anni. «Il costo del mio monolocale è bloccato e si aggira intorno ai 400 euro, ma anche questa spesa è lievitata: basta guardare online per vedere che per gli appartamenti i prezzi si aggirano intorno ai 500/600 più spese condominiali».
A questo si aggiunge il caro bollette: «Con A2A la mia bolletta della luce passerà da 0,08 €/kWh a 0,28 €/kWh, dopo aver avuto il prezzo bloccato per due anni. Ho già uno stile di vita con spese extra abbastanza ridotte, è impossibile pensare di risparmiare maggiormente, ora che anche solo una confezione di pasta costa 40 centesimi in più. Inoltre, nel 2022 trovo ridicola l'idea di cambiare il proprio stile di vita e di benessere a causa di speculazioni e di una classe politica praticamente assente».
Per questo Daniele, come molti altri 20/30enni, considera necessario un cambio di passo da parte del mondo del lavoro, affinché gli stipendi possano essere adeguati ad un costo della vita sempre più alto, soprattutto per i giovani che sono «sottopagati e senza tutele. Ciò che manca in questo Paese è la cultura della qualità del lavoro». La possibilità di gestire in autonomia i servizi che offre ha portato Daniele ad aumentare i prezzi, perché «ridurre le spese ancora era impossibile. Forse così perderò dei clienti, cercherò nuovi mercati fuori da Brescia e magari dall’Italia».
Anche Stefano - laureato e dipendente in una società bancari - si concentra sulla necessità da parte del mondo del lavoro di dare una risposta, con stipendi adeguati, al caro vita degli ultimi tempi. Caro vita che ha condizionato anche il mercato degli affitti, rendendo quasi impossibile trovare un appartamento in città: «Ho visto molti appartamenti, oltre al canone mensile, si aggiungono spese condominiali e bollette. Insomma per chi vive da solo una salassata. Quindi che fare? Mi domando se sia sostenibile la crescita dei prezzi degli affitti che, tra l’altro, non è proporzionale alla qualità (il 99% degli annunci sono appartamenti ristrutturati almeno 40 anni fa). Visto i prezzi, volendo rimanere in città, sto valutando l’acquisto di un piccolo appartamento, dove in alcuni casi sto trovando prezzi interessanti.Almeno alla fine di tutto mi rimane qualcosa»
Chi vive in coppia
Sono in molti anche gli under 40 che hanno deciso di attuare strategie per risparmiare sui costi (anche in bolletta), pur essendo un periodo denso di rincari. Come Chiara, 31 anni tra poche settimane, che, dopo aver vissuto da sola in affitto dal 2017 fino a quest'anno, si è sposata e ha acquistato un appartamento. «La bolletta è diventata come una busta paga: leggendola con attenzione si riesce a capire se è basata su letture stimate o rilevate». Monitorare le spese può essere un'opzione, così come cercare, nel limite del possibile, l'offerta migliore per le proprie utenze. Un altro piccolo accorgimento è quello di spegnere i dispositivi elettronici durante la notte o durante assenze prolungate. Anche se, come ammette la stessa Chiara, «da quando ho iniziato a vivere da sola 6 anni fa ad oggi, molte cose sono cambiate: sono in pochi i 26enni di adesso che possono permettersi di vivere da soli».
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato