Caro bollette, da fine aprile il bando per le famiglie bisognose

Il Comune di Brescia metterà a disposizione un fondo di quattro milioni di euro per aiutare 15mila-20mila famiglie
Gli utenti sono alle prese con il costo sempre più alto delle bollette - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gli utenti sono alle prese con il costo sempre più alto delle bollette - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un fondo di quattro milioni contro il caro bollette. Un tesoretto con cui aiutare fra le 15 e le 20mila famiglie della città. Alla fine di aprile la Loggia aprirà il bando per raccogliere le richieste.

Le prossime settimane saranno necessarie per definire regole, procedure, possibili beneficiari. E anche l’ammontare esatto delle risorse, che sarà stabilito una volta chiuso il rendiconto di bilancio 2021.

Il Comune userà l’avanzo di amministrazione, che ad una prima ricognizione garantisce già quella cifra, in attesa di incassare (a giugno) i dividendi di A2A. Il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore al Bilancio, Fabio Capra, hanno spiegato ieri la manovra. «Le modalità tecniche dell’intervento - ha detto Del Bono - devono essere approfondite. Ci piacerebbe che il sostegno avvenisse già nella bolletta energetica, cosa possibile considerando che la stragrande maggioranza dei cittadini è utente di A2A». Di cui il Comune è principale azionista.

Le richieste ad A2a e al governo

Il caro energia pesa sulle famiglie e sul Comune. La Loggia ha deciso di usare parte del dividendo 2021 della multiutility per affrontare il problema. Da una parte aiutando i cittadini, dall’altra considerando le sue maggiori uscite. A2A staccherà un assegno di 70,8 milioni, oltre 6 in più del previsto: l’extra è destinato a finanziare l’intervento. «Brescia, unica città in Italia, non solo non aumenterà le tariffe, ma restituirà ai cittadini parte della ricchezza», dice il sindaco. La Loggia, anticipa Del Bono, ha anche avanzato delle richieste alla stessa A2A. «Innanzitutto che vengano congelati gli aumenti e gli interessi di mora», spiega. Quest’ultima istanza «è già stata accolta». Insieme al Comune di Torino, annuncia Del Bono, Brescia domanderà al Governo la riduzione dell’Iva «per riconoscere la virtuosità del sistema di teleriscaldamento». Significherebbe dimezzare l’aliquota dal 10 al 5 per cento.

Come funzionerà

La definizione del fondo, dicevamo, è in itinere. Tuttavia, ci sono già dei punti fermi. Ad esempio, terrà conto del reddito Isee e del tipo di contratto. Le famiglie che beneficiano del prezzo bloccato su gas ed energia elettrica non potranno partecipare. La Loggia sta anche pensando al prossimo autunno-inverno. Se il caro energia dovesse continuare «dovremo intervenire ancora», dice l’assessore Capra. «Perciò bisognerà mettere del fieno in cascina, valutando l’avanzo di amministrazione e i dividendi di A2A».

Sul bilancio

Il sindaco coglie l’occasione per commentare il bilancio 2021 del gruppo, presentato l’altro giorno. «È stato fatto un buon lavoro», dice, sottolineando l’aumento dei ricavi (da 6,8 a 11,5 miliardi), degli utili (da 364 milioni a 504) e del dividendo (da 0,08 a 0,09 euro per azione). Tuttavia, al di là dei numeri, esprime «grande apprezzamento per l’impegno di A2A coerente con gli obiettivi posti dagli azionisti. Innanzitutto l’azienda «ha indirizzato gli investimenti sull’energia green in modo efficace». In secondo luogo, «ha tutelato il valore del titolo, che rimane apprezzabile». Infine, «ha garantito dividendi importanti al Comune, che si traducono in servizi per i cittadini». Del Bono polemizza con le minoranze consiliari: «Non capisco la loro acredine verso A2A. Noi amministratori dovremmo essere contenti di questi risultati». Ben diversi, attacca, «da quelli del periodo 2008-2013 quando in Loggia c’era il centrodestra. u la stagione peggiore di A2A. A questi scienziati della finanza consiglio prudenza: la loro prova non fu certo brillante».

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