Caro bolletta, A2a annuncia: «Più rinnovabili contro i rincari»

Per il teleriscaldamento si studia come congelare i nuovi aumenti che pesano sui bresciani. Si pensa anche a sconti speciali per gli ucraini
A2A ACCELERA SU RINNOVABILI
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I prezzi impazziti dell’energia e i rincari legati alla guerra in Ucraina rischiano di rendere velletaria qualunque previsione. Ma i vertici di A2A provano a tenere ferma la strategia: più economia circolare e più fonti rinnovabili per rispondere al tema epocale dei cambiamenti climatici e per sganciare (sempre più) le bollette dalle quotazioni di gas e petrolio.

La società controllata dai Comuni di Brescia e Milano già un anno fa aveva tracciato questa road map. Ora prova ad accelerare, aggiornando il proprio piano industriale e prevedendo 18 miliardi di investimenti (3 sul territorio bresciano) da qui al 2030, puntando su eolico, solare ma anche biometano e idrogeno. Il gruppo è ormai un player nazionale, ma Brescia si conferma «città laboratorio».

Il piano per il 2030

Nonostante anche la bolletta del teleriscaldamento sia cresciuta nel primo trimestre 2022 (+74% sul 2021, contro un +95% del gas), la società sta studiando come stabilizzare il prezzo, congelando altri aumenti, nonostante negli ultimi giorni la guerra ucraina abbia fatto schizzare il gas di un ulteriore 50%. «Stiamo cercando di fare in modo che l’ulteriore incremento non abbia un impatto sulle bollette, speriamo di farcela» ha spiegato ieri l’amministratore delegato del gruppo Renato Mazzoncini, durante la commissione bilancio riunita a palazzo Loggia. Certo, dipenderà da come evolverà la guerra e dall’andamento dei prezzi. Quel che è certo è che lo scenario al 2030 vede quasi triplicata la produzione di A2A nelle rinnovabili (da 5 a 13 TWh), con un mix equilibrato tra idroelettrico (ora preponderante), solare, eolico e biocarburanti. «Una visione lungimirante» la chiama il sindaco Emilio Del Bono, nata ben prima dell’attuale crisi.

L'opzione carbone per l'emergenza

Nell’immediato i margini di manovra non sono molti, anche se A2A nel 2021 ha già acquisito impianti solari ed eolici da Octopus e Ardian. Il Governo sta pensando di tamponare l’emergenza riaccendendo alcune centrali a carbone. Coinvolta c’è anche la centrale A2A di Monfalcone (riaccesa anche a dicembre). «Nessuna richiesta è invece arrivata per Lamarmora», più piccola e dove il carbone è stato bandito due anni fa, ha precisato Mazzoncini. A medio termine la strada deve essere però quella della transizione energetica, puntando su acqua, sole e vento. Già oggi le rinnovabili hanno «agito da ammortizzatori» «attenuato i rincari per gli italiani di 10 miliardi».

Il nodo del teleriscaldamento

In città resta il tema del teleriscaldamento. «Riscaldiamo le case bruciando rifiuti e i cittadini si chiedono perché la bolletta cresce» ha chiesto Massimo Tacconi (Lega). «Il teleriscaldamento non è a costo zero - ha spiegato Mazzoncini -. In inverno si usa il 50% di gas. E poi ci sono gli investimenti, oltre 100 milioni di euro quelli in corso». Ci sono poi i vantaggi, ambientali, economici (4,2 milioni di credito d’imposta in bolletta), senza contare la Tari tra le più basse d’Italia. Insomma, anche per il teleriscaldamento i conti devono tornare, ma «calmierando ulteriori aumenti». C’è poi il bonus energia per le famiglie in difficoltà, ha ricordato il presidente Marco Patuano. E per le famiglie ucraine residenti a Brescia si sta studiando un’offerta ad hoc, un bonus per chi deve ospitare parenti in arrivo o mandare aiuti a Kiev.

L'impatto dei rincari sul Comune

Del Bono ha rivendicato poi l’importanza di A2A per la città di Brescia e il Comune. «È un player che investe e dà lavoro al nostro territorio. Non una gallina dalle uova d’oro che sia autoalimenta. I rincari - ha detto il sindaco - non si scaricano solo su famiglie e imprese, anche sul Comune. I dividendi servono per offrire ai cittadini bresciani servizi di qualità e mantenere basse le tariffe di mense, Rsa, biglietti di bus e metro». La sola illuminazione pubblica quest’anno potrebbe costare 3 milioni in più. «Molte città non sanno come affrontare questa situazione - spiega il sindaco -. Noi useremo bene le risorse di A2A per fare in modo che la città possa vivere in maniera meno pesante i mesi difficili che abbiamo davanti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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