Carne rossa, gli oncologi: «È questione di quantità»
“Questa notizia ci riporta a considerare la dieta mediterranea come modello da seguire, consumando carni rosse una o due volte la settimana”. Così il professor Alberto Zaniboni, responsabile dell’unità operativa di Oncologia Medica della Fondazione Poliambulanza, a poche ore dall’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità dell’inserimento delle carni rosse lavorate nella lista dei nera dei prodotti cancerogeni.
Per gli oncologi nessuna sorpresa. “È una cosa che aspettavamo da tempo, formalizzata ora anche dall’OMS” continua. Per tutelarsi basta consumare carne rossa, in particolare quella lavorata, con moderazione. Senza timori, visto che contiene anche vitamine ed elementi che fanno bene alla salute. “È tutta una questione di quantità e frequenza” chiosa Zaniboni.
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