Carne equina nelle lasagne, sequestro a Verona

Tracce di carne equina sono state trovate in un campione di lasagne fresche in un supermercato di Verona.
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Tracce di carne equina sono state trovate in un campione di lasagne fresche prelevate dal Nas di Padova, in applicazione del monitoraggio disposto dal Ministero della salute, in un supermercato di Verona. Le analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna di Brescia hanno confermato la positività al test.

Sul primo caso di positività, che riguardava la ditta «Primia» di San Giovanni in Persiceto (Bo) e la Dia di Calcinato, sotto sequestro per la campionatura ed ulteriori accertamenti, sono stati posti altri tagli di carne provenienti dalle stesse aziende da cui la Dia si era rifornita nei mesi scorsi (la «Dipar» di Cazzago San Martino e la «Ripamonti Carni» di Oggiono, nel Lecchese). Accertamenti che comunque non dovrebbero portare alcuna sorpresa secondo la «Dia».
«I tagli di carne sono interi e dunque ben distinguibili - spiega il titolare dell’azienda di Calcinato -. É evidente che si tratti di bovino e non di cavallo».

A sua volta i responsabili della «Dipar», che i Nas hanno visitato sabato mattina, si dichiarano estranei ad ogni irregolarità, affermando di aver fornito ai militari tutti i certificati che dimostrerebbero come a loro volta si fossero riforniti, da una ditta di Piacenza, di sola carne bovina. «Siamo tranquilli - dicono da Cazzago - perché tutto ciò che entra nella nostra azienda è tracciato da precisa documentazione. Qui non si macella né si macina la carne e in ogni caso nei nostri due laboratori non trattiamo cavallo».

In una nota la Ripamonti Carni sottolinea che "da oltre 30 anni fornisce ai propri clienti esclusivamente carni bovine, certificandone la qualità e la provenienza attraverso un'attenta e costante opera di vigilanza anche in collaborazione con l'Asl e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare della falcoltà di Veterinaria degli Studi di Milano. La società non ha mai commercializzato né ha mai macellato capi di bestiame di origine equina. Ripamonti Carni - prosegue sempre la nota - non ha mai macellato capi di bestiame provenienti da allevamenti siti in Polonia, Germania o Francia né ha mai avuto alcun genere di rapporto commerciale con la ditta Dipar di Cazzago San Martino".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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