Carmine senza alcol: ordinanza rispettata ma (anche) criticata
Ieri sera è entrato in vigore il divieto di vendita di alcolici da asporto nel quartiere della movida tra le 18 e le 6
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I primi a trasgredire sono stati i ragazzi del Magazzino 47. Alle 18.01 di ieri, quando l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto dalle 18 alle 6 del mattino in Carmine è entrata ufficialmente in vigore, una trentina di persone era già per strada, fuori dal circolo di via Battaglie 29 con le bottiglie di birra in mano.
Ma nelle strade e nei locali del Carmine, dove il sabato sera è partito con una certa calma, nel suo primo giorno di applicazione effettivo il provvedimento amministrativo ha raccolto pareri contrastanti. Da una parte chi si schiera apertamente contro l’intervento della Loggia, dall’altra chi invece la considera un valido espediente contro il degrado.
L’impressione è che per adesso tutti gli esercizi colpiti dall’ordinanza siano intenzionati a rispettare le direttive. Uno dei minimarket tenuti sottocchio dalla Polizia Locale ieri ha chiuso addirittura alle 17. Poco più in là, nei bar della movida carmelitana, la posizione è unanime. «Si tratta di una misura assurda e discriminatoria e non risolve nulla - commenta Lavinia Prati -.Colpisce i soliti e si mette dalla parte dei forti». Forse, si chiede Ugo Pasinelli, «adesso che gli affitti sono aumentati, qualcuno si è messo in testa di "ripulire" il quartiere e vorrebbe quindi che i migranti andassero da un’altra parte».
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