Carcere, Nordio interviene sull'ampliamento di Verziano
Non ci sono ancora notizie certe né sulla questione del personale né sulla possibilità di trasferire i detenuti nel nuovo carcere di Verziano.
È quello che emerge dalla risposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio rispetto al carcere di Canton Mombello all’interrogazione presentata dal parlamentare bresciano del Pd Gian Antonio Girelli per avere riscontri in merito alla carenza di personale e al progetto, datato oramai 2018, per l'ampliamento dell'altro carcere, quello di Verziano.
Scrive Nordio che «è in essere il progetto di realizzazione per le nuove strutture in ampliamento alla Casa di reclusione di Brescia "Verziano", anche al fine di sostenere e superare le criticità conseguenti alla condizione strutturale e di sovraffollamento della Casa circondariale di Brescia "Canton Mombello». Nella risposta il ministro della Giustizia conferma che la proposta è stata accolta da provveditorato interregionale OO.PP., che a sua volta ha «dato mandato alla società di ingegneria incaricata della progettazione di elaborare concepts e soluzioni progettuali rispondenti alle richieste dell'amministrazione penitenziaria e attualmente in fase di ultimazione».Tuttavia non ci sono ancora tempi netti. E la replica di Girelli arriva su questo: «Ringraziando il Ministro Nordio per la risposta articolata, non possiamo non nutrire serie preoccupazioni per una ulteriore dilazione della risoluzione dei problemi che attanagliano il carcere cittadino. Sia sul versante del personale, dove vengono ammesse le mancanza di personale (previste da pianta organica 227, presenti 181) sia sul versante dell'ampliamento di Verziano (tempi incerti e nebulosi), non ritroviamo nella risposta alla mia interrogazione nessuna notizia rassicurante che possa perlomeno mettere un freno all'emergenza del sovraffollamento nel carcere di Canton Mombello. E appaiono non sufficienti le promesse di nuove assunzioni, per 14 unità, entro la fine dell'anno - spiega Girelli -. Chiediamo un'azione più celere da parte del Ministero di Grazia e Giustizia per mettere la situazione bresciana in cima alla lista delle priorità, e non come sembra dalla risposta alla interrogazione, tra le tante da risolvere».
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