Carcere e territorio: lo studio come riscatto
La scuola come ambiente di sensibilizzazione, lo studio come strada di riscatto. Ha almeno due fronti l'operazione che l'Associazione Carcere e Territorio ha avviato quando ha pensato di entrare nelle scuole bresciane. «Non è facile e non è semplice», ha più volte spiegato il presidente di Act, il prof. Carlo Alberto Romano. Innanzitutto perché i ragazzi, sull'argomento, hanno una reazione immediata e dura. Talvolta persino «forcaiola» su carcere e carcerati. Poi, superato l'approccio, si costruiscono itinerari di grande interesse, al punto che non pochi gli studenti si avvicinano all'Act per esperienze di volontariato.
Così cresce la sensibilità sui molti aspetti della questione carcere-pena. A cominciare dalla legalità e del rispetto delle norme, dalla convivenza civile che si fonda su di esse, fino a giungere a considerare quanto sia positivo per la società il recupero e il reinserimento di chi dopo aver infranto quelle norme e aver «risarcito» la società scontando la sua «pena», è utile che torni alla vita, a pieno titolo.
Queste esperienze hanno portato Act - grazie anche al patrocinio attento e sensibile dell'Ufficio scolastico provinciale - a proporre il Premio letterario «Palla al piede». Siamo a metà dell'operazione: lanciato il bando, distribuito nelle scuole superiori di città e provincia inviti e moduli per la partecipazione, ora stanno giungendo le prime adesioni. E c'è ancora tempo: scade il 6 aprile il termine per la consegna - via mail o in formato cartaceo - degli elaborati.
Il concorso è aperto ad ogni genere letterario (noir, thriller, horror, rosa, fantasy, storico, politico, poliziesco, religioso, ecc...). Le opere devono essere spedite per posta in forma cartacea oppure per e-mail entro il 6 aprile.
La partecipazione è aperta a tutti gli studenti delle Scuole secondarie. Il testo dovrà contenere la parola «carcere» sebbene possa anche non trattare tale argomento. La giuria sarà presieduta dal prof. Carlo Alberto Romano e sarà composta da giornalisti, docenti, esperti ed operatori del settore. Verranno premiate le prime tre opere, scelte dalla giuria, più un'opera, votata sul web (sarà predisposta una pagina sul sito www. giornaledibrescia.it). Alla prima opera andrà un gioiello in oro, alla seconda e alla terza un gioiello in argento, personalizzati, offerti da Vai Milano. Gioiello d'argento anche all'opera più votata sul web. Le opere di maggior rilievo (anche non vincitrici) verranno pubblicate dal Giornale di Brescia.
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