Capitale della Cultura 2023, come saranno suddivise le spese
Venti milioni e mezzo di budget «dedicato», di cui due milioni destinati al marketing. Ecco nel dettaglio come saranno suddivise le spese di Brescia e Bergamo, insieme Capitale italiana della cultura 2023.
Un milione 800mila per le spese di coordinamento, i «progetti abilitanti» (tra cui biglietterie, piattaforma online, mobilità e trasporti tra le due città, sportelli ad hoc e formazione dei volontari) e monitoraggio durante e dopo l’anno della cultura; 9 milioni che le amministrazioni comunali già destinano all’attività ordinaria di istituzioni culturali e associazioni sui rispettivi territori. Gli altri 7 milioni 700mila (ma l’auspicio e l’annuncio è che aumentino) sono a disposizione del Comitato di gestione per finanziare i grandi eventi di inaugurazione, le produzioni artistiche e i progetti diffusi che saranno selezionati dalla Cabina di regia. Nel portafoglio del Comitato i 5 milioni di euro da Banca Intesa, i 2 milioni arrivati dal Ministero come dotazione (raddoppiato per quest’anno)alla Capitale della cultura, i nove milioni delle Amministrazioni che come detto rientrano nella spesa corrente, 2 milioni da sponsorizzazioni private dirette e due milioni e mezzo dalle Fondazioni nel Comitato di gestione (Cariplo, Comunità Bresciana e Comunità Bergamasca).
Quando aprono i bandi e come saranno i progetti
L’apertura dei bandi (il cui valore non è stato ancora definito) è annunciata per la primavera; il lavoro di consulenza per la strutturazione di progetti che rispondano alla filosofia della Capitale della Cultura continuerà ad essere svolto dalla Cabina di regia e soprattutto dagli uffici delle due assessore Laura Castelletti e Nadia Ghisalberti e della project manager Francesca Bertoglio, coadiuvati dal centro Ask dell’università Bocconi. La squadra fin dall’inizio ha coinvolto oltre 300 realtà istituzionali e no attorno ai «tavoli» di progettazione, ed accolto fino ad ora oltre 500 suggestioni da elaborare e strutturare attorno alle quattro aree in cui si articoleranno gli eventi. L’auspicio - e la promessa - è che il budget possa crescere.
«Da parte nostra incrementeremo l’impegno finanziario - ha annunciato la vicepresidente di Fondazione Cariplo, Claudia Sorlini - ma ricordiamo che associazioni ed enti del terzo settore ed enti pubblici possono accedere anche ai nostri bandi tradizionali dedicati a sociale, cultura, ambiente. Temi che ho sentito qui e che sono anche al centro della nostra attività di distribuzione di risorse». Alberta Marniga, presidente di Fondazione Comunità Bresciana, ha sottolineato come «grazie alla nostra vicinanza al territorio potremo garantire rigore e trasparenza nella distribuzione delle risorse, nel segno della sinergia tra pubblico e privato».
Il valore complessivo finale
Se venti milioni e mezzo sono il budget dedicato al 2023, il valore complessivo delle spese in conto capitale per strutture e infrastrutture che resteranno anche in futuro è di quasi 159 milioni di euro per le due amministrazioni: oltre 32 milioni per quelli legati alla «Cultura come cura», oltre 65 milioni per «La città natura» quasi 58 circa per «La città dei tesori nascosti» e oltre 2,6 per «La città che inventa».
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