Capitale della Cultura 2023, cala il sipario al Grande: il passaggio con Pesaro
Dai saluti istituzionali dei sindaci all'irrompere giocoso degli strumenti della Magicaboola Brass Band che traghettano il pubblico verso l'inizio della festa nelle strade del centro storico.
Si è chiusa così la cerimonia conclusiva dell'anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Dalle 17, in diretta su Teletutto, sul palco si sono susseguite le autorità locali e gli sponsor, intervallati da intermezzi musicali. Nel finale il passaggio di testimone con Pesaro, che sarà la Capitale italiana della Cultura nel 2024.
Si è parlato del legame instaurato tra le due città, impegnate per un anno a costruirsi un'identità diversa e condivisa, in un cammino fianco a fianco come mai prima d'ora, supportato dagli oltre duemila volontari e volontarie che sono stati colonna portante di questo 2023.
Di seguito i momenti e gli interventi della serata al teatro Grande con le fotografie dell'agenzia New Reporter. Qui invece il programma della serata.
Ore 19.08 - Cala il sipario
Si chiude con un applauso la cerimonia. Sul palco irrompe la Magicaboola Brass Band che fisicamente accompagna spettatori e spettatrici verso l'uscita per l'inizio della festa nelle strade del centro storico.
Ore 18.54 - Il passaggio con Pesaro
Arriva uno dei momenti clou della cerimonia: il passaggio del testimone a Pesaro, che sarà Capitale italiana della Cultura 2024. Sul palco di Brescia torna la sindaca Castelletti con una rappresentanza di volontarie e volontari. «Sono stati determinanti - dice Castelletti -, senza di loro non saremmo riusciti a realizzare tutto questo. La cultura però ha dei lavoratori che hanno bisogno di essere riconosciuti come tali».Da Bergamo Gori augura un buon inizio a Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, presente al Donizetti stasera. «Pesaro è molto meglio del video che abbiamo appena visto - scherza Gori -. E poi ha il mare».
«Per me è davvero una grande emozione aver seguito con voi questi 12 mesi straordinari - dice il Matteo Ricci -. Il 2023 ha sicuramente cambiato questo territorio e credo che Bergamo e Brescia saranno sempre più un polo culturale. I turisti sono sempre più attratti dalla bellezza italiana e noi città medie - con Mantova, Parma, Matera - dobbiamo metterci in gioco. Al di là dell'anno della Capitale». Il dossier con cui Pesaro ha vinto si intitola «La natura della cultura» e fra i temi portanti avrà il cambiamento climatico. Lo ha dedicato a Kharkiv, città ucraina colpita dalla guerra. Per questo il simbolo della Capitale italiana della cultura 2024 è una specie di albero sopravvissuta alla bomba atomica sganciata su Hiroshima. Ricci conclude il suo intervento invitando bresciani e bergamaschi a visitare Pesaro l'anno prossimo.
Ore 18.49 - Il sottosegretario Mazzi
Sempre da Bergamo interviene il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. «Siete stati bravissimi» è il suo complimento alle città. «Siete state un bellissimo esempio di operosità, un modello per determinazione nel voler ricominciare dopo la pandemia». Del 2023 deve rimanere «una comunità senza barriere».
Ore 18.40 - Un medley di Raffaella Carrà
Prende decisamente alla sprovvista l'intermezzo musicale del Donizetti: un medley di Raffaella Carrà, che introduce due minuti e mezzo di musica pop.
Ore 18.36 - L'assessora regionale Caruso
Definisce quest'esperienza «unica» l'assessora regionale alla Cultura Francesca Caruso. Bergamo e Brescia, «capitali economiche europee», hanno saputo mostrare al mondo la loro «statura culturale». Un'eredità che adesso non devono smarrire, dice Caruso, che sottolinea l'alto profilo culturale della Lombardia.
Ore 18.09 - Gli sponsor
Prendono la parola gli sponsor di BgBs2023: Intesa Sanpaolo (Paolo Grandi, Chief Governance officer), Fondazione Cariplo (Valeria Negrini, vicepresidente), A2A (Renato Mazzoncini, amministratore delegato), Brembo (Roberto Vavassori).
Ore 17.59 - Baia Curioni, curatore del dossier
Stefano Baia Curioni è il curatore del dossier Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 e dal palco del Grande ricapitola questi ultimi anni di lavoro. «Ho provato quasi un senso di vertigine all'inizio, che nel tempo si è trasformato in un senso di facilità grazie alla condivisione di una fede culturale con tutti gli amministratori coinvolti». Definisce il suo ruolo come quello di un facilitatore: «Il lavoro l'hanno fatto i cittadini, perché hanno fatto nascere qualcosa che prima non c'era».
Il senso dell'azione culturale sta quindi «nella qualità delle relazioni che si creano», al di là dell'impatto sul turismo, dice Baia Curioni.
Ore 17.51 - La seconda performance
Al Donizetti Carmela Remigio si esibisce in «Anna Bolena» di Gaetano Donizetti.
Ore 17.42 - L'assessore Poli
Tocca ad Andrea Poli, omologo bresciano di Ghisalberti. I bresciani, dice l'assessore alla Cultura, «hanno lavorato per rendere questa città indiscutibilmente migliore di quella che era prima». Poli ringrazia i cittadini, le istituzioni, le associazioni e tutte le strutture ricettive. Ma Brescia «non è solo città, è anche provincia. Ed è stato emozionante vedere le amministrazioni comunali della nostra provincia prodigarsi per richiamare turisti e diffondere cultura». Infine, un ringraziamento a Bergamo «perché se siamo riusciti a migliorare noi stessi è anche perché nel corso di quest'anno abbiamo imparato tantissimo da voi».
Ore 17.34 - L'assessora alla Cultura di Bergamo
Prende la parola l'assessora alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti, che sottolinea l'aspetto sociale di quest'anno. Ricorda l'impegno di Bergamo e Brescia nella riduzione del loro impatto climatico, la celebrazione del lavoro. «È anche una Capitale che ha saputo stupire però» dice Ghisalberti. «Abbiamo danzato in piazza, abbiamo camminato e parlato di Europa con i giovani lungo la Via delle Sorelle».
Per Ghisalberti del 2023 rimane «una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale delle due città e della dimensione sociale ed economica della cultura». In questi mesi le due città hanno aumentato le proprie competenze e la loro capacità organizzativa: «Siamo tutti cresciuti, istituzioni, associazioni, enti del terzo settore».
Ore 17.28 - La prima performance
È il turno della mezzosoprano Annalisa Stroppa accompagnata al pianoforte da Alessandro Trebeschi.
Ore 17.16 - Parla Giorgio Gori
Prende la parola dal Donizetti il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Il 2023 è stato un anno straordinario, che sarà ricordato nelle storie della nostra città» dice Gori, ringraziando tutti gli enti e i partner che hanno partecipato a BgBs2023. Da gennaio a oggi «abbiamo indossato la maglia di Capitale italiana della cultura, declinata al singolare»: perché «la cultura unisce, soprattutto in tempi difficili. Questo è il segno che le nostre città hanno voluto dare all'Italia e all'Europa, con due guerre che segnano il mondo».
Nel corso di quest'anno, dice Gori, Bergamo e Brescia «si sono riscoperte sorelle». «Il fare che caratterizza la nostra cultura significa anche fare bellezza» spiega Gori, con un riferimento aperto all'industria manifatturiera dei due territori, sottolineando l'importanza dell'innovazione nel suo legame con la creatività.
Il primo cittadino di Bergamo parla di lavoro e di cultura come esercizio di libertà. «Diventa così la cultura il migliore antidoto all'incertezza e alla paura». Per Gori BgBs2023 è una scommessa vinta, anche per la capacità di coinvolgere i paesi della provincia, ricucendo una frattura troppo a lungo tenuta viva tra città e altri comuni.
Di questo anno speciale rimarrà «una nuova e diversa concezione della nostra identità». Ecco perché Brescia e Bergamo non dovranno più viversi come cuore nevralgico dell'industria soltanto: «Da oggi ci sono anche la cultura e la bellezza, e meta di un turismo cuturale. Indietro non si torna, anche per la relazione instaurata tra le nostre città». Bergamo e Brescia sono state «unite nella cattiva sorte del Covid-19, ma ancora di più nella volontà di tirarsi in piedi».
Ore 17.06 - La sindaca sul palco
La prima a prendere la parola è la sindaca di Brescia Laura Castelletti, che ringrazia subito il predecessore Del Bono per avere dato il via al progetto di BgBs2023. Castelletti ricorda il monito di Mattarella a «essere protagonisti di un nuovo dialogo, evidentemente non scontato, capace di guardare all'Italia e all'Europa». Per la prima cittadina di Brescia «BgBs2023 è stata un grande successo: abbiamo più che centrato gli obiettivi del dossier andando oltre le aspettative che all'inizio dell'anno sembravano già ambiziose».
Castelletti sottolinea il valore della partecipazione della cittadinanza e delle istituzioni locali nell'arco di tutti i 12 mesi. Ringrazia i volontari per le 31mila ore del loro tempo, che insieme hanno dimostrato «se mai ce ne fosse bisogno, il grande cuore di bresciani e bergamaschi».
La sindaca sottolinea il risultato record delle 11,6 milioni di presenze turistiche, un +40% rispetto agli anni precedenti. Ma al di là dei numeri, dice Castelletti, Bergamo e Brescia sono state «il valore aggiunto l'una dell'altra». Il lascito di quest'anno è dunque «una nuova consapevolezza di quanto abbiamo da offrire, sapendo che possiamo ancora crescere, progettare, migliorare, innnovare». Per questo il cammino non si esaurisce qui e Brescia e Bergamo sono già al lavoro su un Piano strategico della cultura.
Ore 17.05 - Il saluto da Bergamo
I saluti cominciano dal palco del teatro Donizetti di Bergamo.
Ore 17 - Inizia la cerimonia
Puntuale comincia la cerimonia di chiusura. Dal palco viene proiettato un video che ricapitola il lancio di BsBgs2023 con uno stralcio del discorso del presidente Mattarella tenuto qui al Grande a gennaio. Il video ripercorre i momenti salienti del 2023 e i numeri principali: 2.500 gli eventi, 240 festival, più di 2.000 i volontari e le volontarie, 3.200 servizi sui media, più di 50 installazioni di artisti internazionali, milioni di visitatori, 650 realtà del territorio coinvolte.
Ore 16.48 - Si riempie la platea
Cominciano ad arrivare e a prendere posto gli ospiti in platea quando mancano, da programma, dieci minuti all'inizio della cerimonia. Fra gli altri il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, il rettore dell'Università degli Studi di Brescia Francesco Castelli e il precedente rettore Maurizio Tira, l'amministratore delegato di A2a Renato Mazzoncini, il vescovo Pierantonio Tremolada e il consigliere regionale Emilio Del Bono, ex sindaco di Brescia.
Arrivati anche la sindaca di Brescia Laura Castelletti e il vicesindaco Federico Manzoni.
Ore 16.18 - Apre il teatro Grande
Alle 16.18 aprono i cancelli del Grande per la cerimonia di chiusura di BgBs2023. Non c'è folla fuori dal teatro ma i primi spettatori cominciano a entrare. Tra i primi i sindaci Leno, Nave, Manerbio, Caino, Gambara, Montisola e Pavone Mella. Presenti anche la presidente dell'Associazione comuni bresciani Cristina Tedaldi e la prefetta Maria Rosaria Laganà.
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