Campo Marte, «no ai grandi eventi»: petizione con 700 firme

Le ha presentate in Loggia il comitato che contesta la scelta di ospitare grandi eventi nel parco: 700 i sostenitori della petizione
  • Alcune immagini di Campo Marte
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  • Paracadutisti a Campo Marte
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La petizione popolare per la ripresa dei lavori di attuazione del parco urbano di Campo Marte così come era stato immaginato otto anni fa è stata depositata negli uffici della Loggia. Un documento accompagnato da 707 firme di cittadini che appoggiano l’azione del Comitato, formatosi nel 2008, per «difendere la progettazione partecipata» di quello che è considerato un vero gioiello verde nel cuore della città, riscoperto e apprezzato dopo l’acquisizione della struttura da parte del Comune.

«Se le promesse spese in campagna elettorale dall’allora candidato Emilio Del Bono sulla destinazione del parco - ha spiegato Roberto Bontempi, segretario del Comitato per Campo Marte - saranno mantenute avremo una struttura dove passeggiare, giocare, leggere, svolgere attività sportive e, perché no, partecipare a piccoli eventi».

Il punto sta proprio nella definizione degli «eventi», che il Comitato non combatte «purché siano di dimensioni adatte allo spazio che li accoglie. Non certo concerti con cantanti che richiamano migliaia di spettatori». Il riferimento è alle manifestazioni che negli ultimi mesi sono state accolte dall’area verde cittadina.

«Vogliamo impedire - ha continuato il segretario - che diventi un piazzale pieno di polvere, camion avanti e indietro, prato erboso rovinato e residenti in disagio. Campo Marte è indispensabile e necessario per la vita urbana di tutti e per tutte le fasce d’età; è uno spazio privilegiato per chi desidera avere la possibilità di relazionarsi e sperimentarsi in attività ricreative fuori dagli spazi murati. E tale deve rimanere. Ben vengono gli eventi - ha concluso Bontempi - anche tutti i giorni, ma commisurati alle caratteristiche del parco urbano che li accoglie».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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