Campione italiano di pesca: Michele ha realizzato il sogno
Quante sono le passioni che vanno perdute nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza e, poi, più in là, all’età adulta? Tante, anzi, tantissime. Lo studio, il lavoro, gli impegni quotidiani, semplicemente gli interessi che cambiano fanno sì che da adulti quasi mai si porti avanti lo sport, piuttosto che l’hobby, di quando si avevano dieci anni.
Il navense Michele Bresciani rientra nella fortunata cerchia di coloro che non hanno desistito, portando avanti senza tentennamenti la propria passione. Una tenacia che, di recente, l’ha premiato: il trentenne è stato proclamato campione d’Italia nell’ambito del campionato italiano a coppie di pesca alla trota con esche naturali svoltosi al lago La Geretta di Como il 25 e il 26 giugno.
Un’emozione grandissima che Michele, dipendente per una ditta che si occupa di distribuzione automatica, ha condiviso con il suo compagno di squadra, il biellese Kevin Dorigo. Quello di campione italiano di pesca era un titolo che il ragazzo navense rincorreva sin da quando era un bambino. Già nel settembre del 2013 era arrivato vicinissimo al coronamento del suo sogno.
La storia
All’epoca aveva partecipato per la categoria Under23 al campionato individuale di pesca alla trota che si era tenuto sul lago di San Piero in Gù, in provincia di Padova, aggiudicandosi il secondo posto. Sul podio c’era salito, ma lui voleva la vetta.
E, con pazienza e tanto allenamento, è riuscito a conquistarla nove anni dopo. Bresciani e Dorigo, entrambi affiliati alla società asd Seveso Tubertini di Milano, hanno affrontato due prove al termine delle quali si sono aggiudicati il titolo di campioni d’Italia 2022. «È il secondo anno che disputiamo gare insieme a coppie - racconta Michele -, ma quella dello scorso fine giugno è stata la prima finale di campionato italiano a coppie a cui abbiamo partecipato l’uno a fianco dell’altro».
Quella di Michele è una passione nata quando aveva solamente sette anni: «Tutto è nato con Alvaro Vitali, che è stato il mio insegnante quando ero alle prime armi e, in seguito, la mia società attuale ha contribuito alla mia crescita e al continuo miglioramento».
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