«Call to action», centinaia di eventi con vista Capitale italiana della cultura

Il progetto è finanziato da un bando della Fondazione della Comunità Bresciana: 52 soggetti coinvolti, pubblici e privati
FCB: FARE RETE PER LA CULTURA
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Centinaia di eventi in città e provincia, frutto della collaborazione fra 52 soggetti, pubblici e privati, che operano in campo culturale e sociale: concerti, mostre, conferenze, visite guidate, convegni, incontri, appuntamenti con l'arte, il teatro e lo sport, letture, laboratori per bambini e adulti. Un ricco palinsesto per il 2023, a supporto dell'anno di Brescia e Bergamo Capitale italiana della cultura.

A finanziare è la Fondazione della Comunità Bresciana con il bando «Call to action», 400mila euro stanziati per sviluppare una fitta rete di coprogettazione fra enti diversi. Stamattina, nell'auditorium Santa Giulia, presentazione dei risultati. Le 52 realtà coinvolte sono state riunite in quattro raggruppamenti territoriali, ciascuno potrà beneficiare di 100mila euro per attuare i progetti proposti. 

L'aggregazione Brescia 1 (slogan del progetto: «È tempo di uguaglianza e inclusione») raduna 11 enti: in programma la creazione di performance artistiche di danza, musica, fotografia, scrittura creativa.

L'aggregazione Bassa e Franciacorta (il motto: «La bellezza che cura e la cura come Forma suprema della bellezza»), con 17 realtà, proporrà un festival itinerante fra Ome, Cellatica, Ospitaletto, Dello, Bagnolo Mella, Verolanuova e Borgo S. Giacomo: conferenze, concerti, visite tematiche, mostre e tanto altro.

L'aggregazione Valcamonica e Valtrompia («Terre alte: echi, suoni, visioni»), costituita da 14 soggetti, punta sui processi creativi che si svilupperanno partendo da cinque luoghi particolari: il Museo del Forno a Tavernole, la Pieve della Mitria a Nave, Santa Maria degli Angeli a Gardone Vt, San Salvatore a Capo di Ponte, il Centro Ca' Mon a Monno.

 Infine il raggruppamento Brescia 2 («Il processo»), animato da 10 enti: laboratori per raccogliere storie delle persone da conservare in archivi da cui gli artisti potranno attingere per elaborare delle opere; in seguito, in spazi della città da valorizzare, saranno allestite mostre ed esposizioni con queste storie.

I palinsesti completi verranno presentati prossimamente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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