Caldo, smog e caldaie: al via la stagione termica
Certo non fa freddo, anzi, è un ottobre dalle temperature miti. Anche troppo.
Ma il 15 ottobre, come tradizione vuole, si può accendere il riscaldamento. Anche se solo 10 giorni fa il sindaco di Brescia, dato l’abbassamento (momentaneo) delle temperature aveva acconsentito ad un anticipo.
La stagione termica ora è iniziata ufficialmente. E qui gli italiani si dividono tra coloro che non cedono, complici le giornate ancora calde, e terranno spenta la caldaia e quelli freddolosi che al mattino e alla sera accenderanno l’impianto di riscaldamento. E gli animi, tra familiari e condomini, si scalderanno.
Attenzione però perché se l’aria comincia già ad essere malata è forse meglio fare pensare all’ambiente prima di accendere la caldaia pena, probabilmente, tenere in garage l’auto.
E a proposito di ambiente A2A sottolinea, in occasione dell’inizio della stagioen termica, che proprio il teleriscaldamento, la grande caldaia cittadina da 670 km, fornisce energia termica a circa 20.400 utenze, corrispondenti a 175.400 appartamenti evitando ogni anno l’emissione in atmosfera di oltre 400 mila tonnellate di Co2 e il consumo di oltre 150 mila tonnellate equivalenti di petrolio.
Negli ultimi anni poi il calore prodotto da processi industriali, che altrimenti andrebbe disperso nell’aria, come nel caso pilota di Ori Martin, è convogliato nelle case. Attualmente – scrive A2A - in corso la mappatura dei siti industriali potenzialmente in grado di fornire calore alla rete del teleriscaldamento, in armonia con i più avanzati modelli europei.
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