Caldo, giovedì il giorno dei record
Ci sono temperature che, per la loro eccezionalità, devono essere considerate storiche. Potremmo citare i +32,8°C rilevati il 9 aprile 2011, oppure i +39,2°C raggiunti nel pomeriggio dell’11 agosto 2003, senza dimenticare i +20,6°C del 19 gennaio 2007: e questi sono solo alcuni esempi, perché gli ultimi due decenni ci hanno regalato una lunga serie di «follie», di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Che il clima sia malato è un dato di fatto, basta osservare l’andamento delle medie per capirlo: la tendenza è chiara, le temperature sono in costante aumento e in alcune occasioni raggiungono picchi clamorosi.
Di anomalie, più o meno marcate, ne abbiamo viste tante, non c’è alcun dubbio, ma quelle previste domani potrebbero essere senza precedenti. Fra giovedì pomeriggio e venerdì mattina molte zone del Nord Italia stabiliranno record assoluti, senza alcun paragone nella storia climatica degli ultimi secoli.
Domani, in particolare, contrassegnate dal bollino rosso saranno, oltre Brescia, Bolzano, Firenze, Perugia, Rieti e Roma. A queste sei città si aggiungeranno venerdì Bari, Bologna, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Torino, Venezia, Verona e Viterbo.
Il ministero della Salute consiglia di evitare l'esposizione diretta al sole tra le 11 e le 18, fascia oraria in cui suggerisce anche di non svolgere attività fisica intensa all'aria aperta. Tra le altre indicazioni, bere liquidi, seguire un'alimentazione leggera, fare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci e utilizzare correttamente il condizionatore.
Tutta l'Europa sarà attraversata da un'ondata di caldo senza precedenti, con le temperature che secondo i meteorologi raggiungeranno o addirittura supereranno i 40 gradi, dalla Spagna alla Svizzera, dalla Francia alla Germania. A provocare l'innalzamento della temperatura in molti Paesi del Continente sarà una corrente di aria calda dal Sahara. Oltre a temperature percepite che arriveranno fino a 47 gradi, a causa dell'umidità, in diverse regioni il rischio è ancora una volta quello di incendi nelle foreste, oltre che di un aumento dei tassi di mortalità. Anche la Scandinavia non sarà risparmiata, con parti della Danimarca meridionale e della Svezia che prevedono di raggiungere i 30 gradi.
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