Caffaro, il ministro Costa: «Aspetto i progetti di bonifica»
«Entro gennaio presenterò un disegno di legge che chiamerò "terra mia" per inserire, sul modello lombardo, il fattore di pressione a livello nazionale e per dire che oltre certi numeri non si può più andare».
È quanto dichiarato dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa invitato a Brescia di Imma Lascialfari, presidente del coordinamento comitati ambientalisti della Lombardia, che all'istituto scolastico Abba Ballini ha organizzato un convegno sui temi ambientali in occasione della proiezione del film Immondezza di Roberto Cavallo. Così il ministro ha risposto alla richiesta dei comitati di una moratoria sulle discariche, dopo la bocciatura in parlamento di una stessa mozione presentata da Leu e Pd.
Il convegno è stata l'occasione per fare il punto sulla situazione ambientale della provincia dove, è stato ricordato, sono stati tombati negli anni circa 80 milioni di tonnellate di rifiuti nelle varie discariche. La visita in città del ministro è stata però anche il presupposto per entrare nel dibattito di questi giorni sul modello Brescia e sui termovalizzatori, tema che divide il governo gialloverde. Secondo il generale-ministro, aprire nuovi bruciatori è anti economico perché l'obiettivo è il riciclo dei rifiuti.
Il ministro è quindi in linea con la posizione dei 5 Stelle che considerano obsoleti i termovalorizzatori anche se non parla di chiudere quelli esistenti, a partire da quello bresciano, il più grande d’Italia.
Costa ha avuto anche un incontro con il sindaco Emilio Del Bono per parlare della Caffaro. «Aspetto i progetti di bonifica da Brescia», ha detto incalzando la Loggia sul tema del recupero ambientale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato