Caffaro, accordo da 3 milioni per potenziare barriera idraulica
Accordo raggiunto anche ufficialmente, con tanto di firma tra le parti. E ora l’iter che porterà alla bonifica dell’epicentro del Sito di interesse nazionale può proseguire. Domani mattina Caffaro Brescia depositerà su un conto corrente bancario tre milioni di euro per realizzare la barriera idraulica che eviterà all’inquinamento di salire in superficie. L’azienda sarebbe pronta a versare un ulteriore milione di euro.
«L’accordo raggiunto dimostra la disponibilità e l’attenzione riservata al sito produttivo e al territorio bresciano da Caffaro Brescia ed è frutto di un positivo clima di collaborazione tra Procura della Repubblica, Ministero, Arpa e la nostra società» fa sapere l’azienda. I vertici nei mesi scorsi erano finiti sotto indagine per l'inquinamento ambientale che si trascina da tempo. «Chi inquina paga. Questo è il concetto che per la prima volta in Italia diventa concreto» commentano fonti della Procura di Brescia.
Nei giorni scorsi, Caffaro Brescia ha consegnato infatti a tutti gli enti preposti il progetto che contiene le opere di cui si è resa disponibile a farsi carico, dopo l’intesa raggiunta con Procura e Ministero della transizione ecologica e con il parere favorevole dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, diretta da Fabio Cambielli. Si tratta in primis della barriera idraulica, il sistema di pozzi che, emungendo l’acqua, crea una sorta di «diga anti-veleni» con l’obiettivo di bloccare il continuo sversamento degli inquinanti. E, poi, di parte delle operazioni di decommissioning: la società si occuperà cioè di smantellare la parte del sito occupata negli ultimi anni di produzione.I dettagli saranno illustrati durante l’Osservatorio Caffaro convocato per giovedì 21 ottobre.
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